Debito pubblico, nuovo record a febbraio: 2.107,2 miliardi di euro

Non accenna a fermarsi la corsa del debito pubblico italiano, che nel mese di febbraio ha fatto registrare un nuovo record, arrivando a toccare il massimo storico di 2.107,2 miliardi di euro. A renderlo noto è stata la Banca d'Italia, che ha specificato come in un solo mese l'incremento sia stato di 17,5 miliardi. A gennaio, infatti, il debito era di ai 2.089.7 miliard. Secondo il supplemento al Bollettino Statistico di Bankitalia sugli Indicatori monetari e finanziari, l'aumento del debito riflette per 6,8 miliardi l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a fine febbraio a 64,8 miliardi, 49,6 a febbraio del 2013); l’emissione di titoli sopra la pari ha operato in senso opposto per 0,1 miliardi.

Per quanto riguarda i "sottosettori" il debito delle Amministrazioni centrali è salito di 19,0 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 1,5 miliardi e quello degli Enti di previdenza è rimasto invariato.  Dai dati rivelati dalla Banca d'Italia inoltre risulta che le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 27,3 miliardi nel mese di febbraio, lievemente superiori al valore registrato nello stesso mese del 2013 (27,0 miliardi).

Nel frattempo l'Istat ha reso noto che – nel mese di marzo – il tasso di inflazione è aumentato dello 0,4% rispetto a un anno fa. Si tratta del rialzo più basso dall'ottobre del 2009 e, in confronto a febbraio, i listini sono saliti solo dello 0,1%. Gli esperti del settore chiamano questo fenomeno "low-flation", ovvero un'inflazione positiva ma molto bassa che – se ora va a vantaggio dei consumatori – nel lungo periodo potrebbe determinare degli effetti negativi importanti sulla produzione, l’occupazione e in definitiva l’andamento dell’intera economia.