Debito Grecia. Tsipras avverte: “Niente riforme senza accordo Fmi-UE”

Si allontana l'accordo sul debito greco. Lo ha confermato lo stesso ministro delle finanze ellenicoYanis Varoufakis dopo l’incontro con il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici, mentre l’esecutivo guidato da Alexis Tsipras diramava un comunicato in cui si accusano Ue e Fmi di seguire “strategie differenti” sulla Grecia,  con la prima che chiude a una ristrutturazione del debito e il secondo che non cede su pensioni, lavoro e privatizzazioni. Una "grossa contraddizione" alla luce della quale il governo di Atene "ha deciso di non legiferare sulle riforme prima di un accordo" con i creditori. "Le serie divergenze e le contraddizioni tra i creditori, Unione europea e Fondo monetario internazionale, ostacolano i negoziati", si legge nella nota. A causa di "questa impossibilità di intesa tra le istituzioni non può esserci un compromesso". E secondo Atene questo deriva "da una responsabilità esclusiva" dei creditori.

Varoufakis ha comunque scelto la strada della diplomazia. Il titolare delle finanze di Atene ritiene che l’Eurogruppo sarà il luogo di “una discussione fruttuosa che confermerà i notevoli progressi fatti e sarà certo un altro passo in avanti nella direzione di un accordo finale. Abbiamo avuto delle discussioni costruttive che aprono la strada a un incontro positivo dell’Eurogruppo, il cui scopo è di rafforzare ulteriormente il terreno comune raggiunto nel Brussels Group”, ha detto. Per questo, ha aggiunto, “l’importante è che i buoni progressi fatti siano resi più solidi e che portino la Grecia in unai a pagare la rata del prestito per il FMI. Se non la Grecia non dovesse farcela a restituirli, si avvierebbe verso il default tecnico, con conseguenze disastrose per tutta Europa.