DDL Boschi, la minoranza PD chiede che il Senato sia elettivo

Grane in vista per il Governo Renzi, e ancora una volta dalla minoranza del Partito Democratico. Nodo del contendere è la riforma costituzionale che, nelle previsioni dell'esecutivo, dovrebbe essere approvata agli inizi del mese di agosto. Un documento sottoscritto da 25 senatori della minoranza del PD tuttavia chiede modifiche sostanziali per quanto riguarda il Senato elettivo: se non sarà il Ministro Bischi ad apportare modifiche in tal senso la minaccia è quella di trasformare le richieste in emendamenti al testo.

Una gatta da pelare per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che senza i voti dei 25 democratici a Palazzo Madama rischia di dover ricorrere al soccorso di Forza Italia. Ma già in Commissione Affari Costituzionali al Senato i rapporti di forza fra maggioranza e opposizione preoccupano il premier, che sarebbe pronto a trattare con l'area sinistra del suo partito, ma difficilmente sceglierà di introdurre l'elezione diretta dei senatori per legge costituzionale.

Per calmare le acque tra i suoi, tuttavia, il capo del Governo potrebbe decidere di introdurre l'elettività dei senatori con una legge ordinaria, con un listino a parte da votare insieme ai consiglieri regionali. la discussione si annuncia serrata e verrà realisticamente condotta a colpi di regolamento, ma intanto rischia di rallentare di molto l'iter della riforma. Nel frattempo il ministro della Salute Lorenzin ha dichiarato lo scioglimento di un altro punto che aveva duramente tenuto impegnato l'esecutivo. La conferenza Stato-Regioni ha trovato un'intesa sui tagli al Fondo sanitario nazionale per il 2015: saranno pari a 2,3 miliardi. Tra tutte le Regioni, solo il Veneto ha scelto di non votare l'accordo.