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Ddl anticorruzione, il Governo accelera ma niente accordo sulle intercettazioni

Il Ministro Severino rilancia il ddl anticorruzione come primo tassello della riforma della giustizia, mentre nessun testo è stato ancora preparato per le intercettazioni.
A cura di Antonio Palma
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Ddl anticorruzione, il Governo accelera ma niente accordo sulle intercettazioni

Dopo mesi di polemiche e trattative il Governo ha sciolto ogni riserva ed è pronto a far ripartire il disegno di legge anti corruzione fermo al Senato dopo l'approvazione della Camera senza però alcuna contropartita sugli altri temi della giustizia. Come annunciato dal Ministro della giustizia Paola Severino le tappe attraverso cui giungere ad una riforma complessiva della giustizia italiana passano inevitabilmente per il ddl anti corruzione che deve essere approvato entro la fine della legislatura. L'impegno dell'Esecutivo dei tecnici è di farlo approvare il prima possibile come del resto è stato promesso all'Unione Europa nell'ambito della lotta alla corruzione e per il risanamento economico del Paese. Per il momento però niente trattative sugli altri temi della riforma della giustizia ha avvertito Monti, per evitare di impantanarsi nello scontro tra opposti gruppi politici. Certamente il dibattito non sarà facile con Pdl e Pd ancora sul piede di guerra e con il centrodestra pronto a non votare l'eventuale fiducia sul provvedimento.

Nessuna strumentalizzazione per il caso Napolitano – Il dibattito  si concentra principalmente su alcuni temi come il traffico delle influenze e la corruzione tra privati che riguardano anche molti processi in corso a politici dell'uno e dell'altro schieramento. La legge anti corruzione sarà ad ogni modo il primo tassello di una riforma molto lunga e complessa che vede tra gli altri punti, ad esempio, la responsabilità civile dei magistrati e la legge forense passando per il nodo intercettazioni che però per il momento non è all'ordine del giorno. Solidarietà al Capo dello stato è arrivata infatti da parte del Governo per la vicenda delle intercettazioni, ma nessuna strumentalizzazione sul caso per accelerare indebitamente i tempi. Non di poco conto anche la legge Alfano che giace in Parlamento tra gli opposti veti e che il Governo vorrebbe modificare con un accordo tra la maggioranza che lo appoggia. Ora però priorità all'anti corruzione su cui l'Italia è in netto ritardo rispetto al resto d'Europa e su ci il Governo ha chiamato al senso di responsabilità i gruppi parlamentari.

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