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David Bowie: da Ziggy Stardust al Duca Bianco, il mito in mostra a Mantova

Dal 29 maggio al 17 luglio la città di Mantova, Capitale italiana della Cultura 2016, ospita una mostra unica nel suo genere: in collaborazione con la galleria ONO Arte Contemporanea di Bologna si apre la possibilità di un viaggio unico nella vita e nell’arte di David Bowie. Da Ziggy Stardust al Duca Bianco, tutte le camaleontiche esperienze artistiche del mito scomparso pochi mesi fa, attraverso gli scatti del famoso fotografo britannico Michael Putland.
A cura di Federica D'Alfonso
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David Bowie fotografato ad Haddon Hall, 1972; ©Michael Putland
David Bowie fotografato ad Haddon Hall, 1972; ©Michael Putland

Dopo gli straordinari successi di “Frida Kahlo. Fotografie di Leo Matiz” e “Basquiat per Lee Jaffe”, la galleria ONO Arte Contemporanea di Bologna propone un’altra imperdibile mostra: questa volta è lui, un mito assoluto della musica e della cultura, ad esserne protagonista. “David Bowie. Il mito da Ziggy Stardust a Let’s Dance”, sarà inaugurata il prossimo 29 maggio presso il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te di Mantova, aperta fino al 17 luglio: una collaborazione importante, quella fra la città di Mantova che quest’anno detiene il titolo di Capitale italiana della Cultura e la galleria bolognese, che si propone di celebrare, a pochi mesi dalla sua scomparsa, l’artista che ha saputo rivoluzionare non solo il mondo della musica, ma anche quello dell’arte in generale. Attraverso gli scatti di uno dei più importanti fotografi britannici, Michael Putland, sarà possibile ripercorrere la parabola artistica che ha portato Bowie a vestire i panni dell'indimenticabile Ziggy Stardust prima, del Duca Bianco poi.

Bowie ha fatto della sua vita un’opera d’arte totale, rendendo difficile una separazione tra realtà e finzione, così come tra pubblico e privato: è considerato da molti “l’artista definitivo”, la Star per antonomasia, perché sempre capace di reinventarsi, dando vita a mode e tendenze e facendo spesso l’occhiolino alla cultura alta rendendola così di massa. Le sue numerose identità sono entrate nell'immaginario collettivo e sono, ancora oggi, punti di riferimento per intere generazioni di artisti. “David Bowie. Il mito da Ziggy Stardust a Let’s Dance” intende sottolineare appunto questa continua sinergia fra arte visiva e mondo musicale, di cui Bowie è non soltanto protagonista assoluto, ma anche l'esempio più alto di tutta la cultura pop dagli anni Settanta ai giorni nostri.

Attraverso le fotografie di Michael Putland e il lavoro grafico di Terry Pastor, la mostra ripercorre le fasi più importanti che hanno caratterizzato la carriera di Bowie, nonché la costruzione del suo mito. Michael Putland è uno dei più famosi fotografi britannici: nei primi anni Settanta diventa fotografo ufficiale dei Rolling Stones, con i quali lavora tuttora. Putland ha fotografato tutta la scena culturale anglosassone fino ai giorni nostri: da Lennon a Madonna e da Bob Marley a Tony Blair.

Da Ziggy Stardust al Duca Bianco

David Bowie come Duca Bianco, 1976; ©Michael Putland
David Bowie come Duca Bianco, 1976; ©Michael Putland

L’esposizione sarà presentata da Daniela Sogliani del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, domenica 29 maggio alle ore 17.30. La mostra è divisa in quattro sezioni diverse fra loro, ognuna delle quali rappresenta un nodo cruciale per comprendere la figura complessa e sfaccettata di David Bowie.

Si inizia con un servizio scattato ad Haddon Hall, l’allora residenza di Bowie: un racconto intimo che risale al 1972, poco prima che l’album “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” uscisse, e soprattutto poco prima che Bowie diventasse un fenomeno mondiale grazie al suo alter ego più famoso, Ziggy Stardust. Oltre alle fotografie di Putland, saranno esposti in mostra i lavori grafici di Terry Pastor, l’artista inglese che ha realizzato le storiche cover degli album “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” e di “Hunky Dory”.

La seconda sezione è dedicata al “Thin White Duke”: siamo nel gennaio del 1976 ed è appena uscito Station to Station. Al disco seguì una tournée in Europa e negli Stati Uniti, nella quale Bowie prende per la prima volta le sembianze del “Duca Bianco”. Le foto in mostra lo immortalano sul palco, restituendo alcune immagini uniche di quegli storici momenti. Si passa poi agli anni ‘80 e al più grande successo commerciale di Bowie, “Let’s Dance”.

A concludere il viaggio nel mito di Bowie, alcune immagini scattate nell’aprile del 1992, al Wembley Stadium di Londra, durante il concerto-tributo a Freddie Mercury: Bowie, uno dei protagonisti della serata, è sul palco a salutare l’amico morto di AIDS, insieme a Annie Lennox. Michael Putland quella sera sarà uno dei pochissimi fotografi accreditati, e scatterà alcuni primi piani che egli stesso definirà tra i suoi scatti migliori.

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