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Datagate, “la Nsa condivide con Israele i dati sui cittadini americani”

Nuove rivelazioni del Guardian sulla base dei documenti della “talpa” in fuga Edward Snowden. L’Agenzia di Sicurezza nazionale condividerebbe con Israele dati ‘grezzi’ di intelligence, senza prima esaminarli ed eventualmente eliminare informazioni sui cittadini americani.
A cura di Biagio Chiariello
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La National Security Agency fornisce alla sua controparte israeliana “dati grezzi”, senza prima esaminarli ed eventualmente eliminare informazioni sui cittadini statunitensi e su chiunque si trovi sul territorio USA al momento dell’intercettazioni. E' questo l'ultimo capitolo del Datagte, rivelato dal Guardian in base ai documenti ottenuti dall’ex consulente dell’Nsa, Edward Snowden, che con le sue rivelazioni ha dato inizio allo scandalo della fuga riguardo le attività della NSA. L’accordo tra Stati Uniti e Israele sarebbe contenuto in un memorandum non datato di cinque pagine in vigore, secondo il quotidiano inglese, dal 2009. I documenti mostrano che l'amministrazione Obama non solo raccoglie dati sui propri cittadini, ma li trasmette anche a Paesi stranieri. L’ accordo non pone limiti legali alle autorità israeliane sull’uso dei dati,  ma specifica che ogni informazioni relativa a ufficiali governativi degli Stati Uniti deve essere distrutta con effetto immediato, subito dopo esser stata identificata come tale. C'è da dire che Israele, pur essendo uno dei più stretti alleati degli USA, non fa parte del gruppo “Five Eyes” composto da Gran Bretagna, Australia, Canada, Nuova Zelanda e gli stessi Stati Uniti, la cui finalità è proprio la condivisione delle attività di intelligence.

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