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La pasta per modellare Das “conteneva amianto”: esposto a bambini, insegnanti e artigiani

Ci hanno giocato intere generazioni, ma ora secondo una rivista scientifica, nella pasta usata in Italia fino agli anni Ottanta c’erano fibre di amianto. A rischio bambini, insegnanti e chi la produceva.
A cura di Biagio Chiariello
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Molti degli over 40 hanno certamente avuto a che fare con un panetto di Das. Fino alla fine degli anni Settanta-inizio Ottanta, la pasta modellabile è stata spesso utilizzata a scuola, come in casa, per dare vita a delle piccole “sculture”. Ebbene, secondo quanto scrive la rivista scientifica “Scandinavian Journal of Work Environment and Health”, il Das conteneva fibre di amianto. Stando ai risultati di uno studio condotto da ricercatori italiani dell’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO), dell’Azienda Sanitaria e dell’Università, tra il 1963 e il 1975 sarebbe stata rilevata la presenza della sostanza cancerogena nella famosa pasta per modellare  prodotta a suo tempo dalla ditta Adica Pongo di Lastra a Signa, chiusa dal 1993.

Rischio amianto, appello alle autorità

"Dato che il DAS è stato commercializzato in Italia ed esportato in altri paesi europei, i nostri risultati suggeriscono che ai pazienti affetti da mesotelioma che non riferiscono di essere stati esposti ad amianto per motivi professionali, dovrebbero essere chiesto se in passato hanno usato il DAS. Questa scoperta dimostra che gli usi dell’amianto nel passato non siano stati ancora del tutto chiariti e che non vi fossero limiti al suo impiego essendo presente persino nei giocattoli. Lanciamo un forte appello alle autorità affinchè vengano effettuati test accurati su articoli di importazione, tra cui i giocattoli, quando provengano da paesi in cui l’amianto non è ancora vietato”, dichiara Stefano Silvestri, Igienista del Lavoro dell’ISPO di Firenze.

Das, ci hanno giocato intere generazioni

Il Das  veniva utilizzato sia dai bambini come giocattolo, sia dagli insegnanti come strumento di insegnamento nelle scuole, così anche come nei laboratori di ceramica e restauro, da parte di artigiani e artisti. Il rischio di esposizione all’amianto è certamente avvenuto durante la produzione, ma anche durante la preparazione della pasta quando la pasta veniva consegnata in polvere e durante la rifinitura degli oggetti quando si erano essiccati. La ricostruzione storica del prodotto ha permesso di stabilire che circa 55 milioni di confezioni di Das contenenti amianto sarebbero stati prodotti e venduti sia sul mercato interno, sia internazionale in 13 anni. La pasta modellabile veniva esportata in Olanda, Inghilterra, Norvegia e Germania. La ricerca è stata resa possibile grazie alla collaborazione degli ex dipendenti di Adica Pongo a Lastra a Signa (Firenze). Sofisticate analisi di laboratorio sui prodotti originali hanno confermato la presenza di amianto nel Das.

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