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Daniele De Santis: “Ho avuto paura e ho sparato a Ciro Esposito”

“Gastone” De Santis ha inviato una lettera agli inquirenti e ammesso di aver aperto il fuoco la sera del 3 maggio: “Sono stato coinvolto in una rissa e ho temuto per la mia vita, dunque ho avuto paura e ho sparato”.
A cura di D. F.
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Daniele De Santis ha ammesso di aver aperto il fuoco e colpito il tifoso del Napoli Ciro Esposito il pomeriggio del 3 maggio, a poche ore dalla finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina: "Sono stato coinvolto in una rissa e ho temuto per la mia vita, dunque ho avuto paura e ho sparato”, ha dichiarato De Santis, che finora aveva sempre sostenuto di essere innocente. Agli inquirenti che stanno cercando di far luce sulla dinamica di quegli eventi l'ultras della Roma ha comunque detto di non sentirsi ancora pronto per sopportare un interrogatorio: "Non sono un mostro e la verità su quanto accaduto sta emergendo” scrive l’indagato, che da oltre 5 mesi è ricoverato nell'ospedale di Viterbo per le gravi ferite riportate alla gamba quel giorno in seguito agli scontri con i tifosi napoletani.

Daniele De Santis – in una lettera inviata agli inquirenti – afferma di essere molto stanco oltre che fisicamente anche moralmente. Negli ultimi mesi, a suo dire, è stato trattato come un "mostro", "al punto che “su internet è rintracciabile anche l’indirizzo di casa dei miei genitori”. L'ultras sostiene che le sue condizioni di salute non gli consentono di sottoporsi a un interrogatorio, ma gli inquirenti sarebbero comunque propensi a recarsi a Viterbo per effettuare l’atto istruttorio al quale "Gastone" potrebbe sottrarsi avvalendosi della facoltà di non rispondere. Per gli inquirenti la ricostruzione dei fatti di De Santis è “sommaria e non particolarmente dettagliata” e "non muta il quadro indiziario a suo carico”

Intanto i pubblici ministeri Antonino Di Maio e Eugenio Albamonte hanno disposto una consulenza medica sulle cartelle cliniche di De Santis: come si ricorderà quest'ultimo era stato ferito con un'arma da taglio sul gluteo e all'addome. I tagli vennero refertati dai medici il 3 maggio, quando l'uomo venne trasportato in ospedale per le gravi ferite riportate alla gamba.

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