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Dalla sperimentazione animale alla prevenzione dei tumore, scienza contro M5S

Ricerca scientifica e lotta contro i mali più gravi. Il Movimento 5 Stelle in questi giorni al centro delle polemiche per le posizioni espresse dai suoi leader in merito alla sperimentazione animale e alla mammografia.
A cura di Biagio Chiariello
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Si accende sempre più il dibattito tra l’universo scientifico e chi come il Movimento 5 Stelle vorrebbe vietare la sperimentazione scientifica sugli animali e le mammografia. Andiamo però con ordine. Qualche giorno fa la senatrice a vita e scienziata, Elena Cattaneo, è intervenuto nel dibattito in corso al senato, dove l’Assemblea ha avviato l’esame di mozioni sulla promozione della cultura contro i maltrattamenti degli animali. “Che cosa diranno i nostri figli o nipoti – si chiede la Cattaneo – e gli storici quando, leggendo i dibattiti parlamentari, scopriranno che alcuni hanno lavorato per determinare il peggioramento delle loro condizioni di salute ed economiche? L’hanno fatto per decenni impedendo la ricerca pubblica sugli Ogm”. La senatrice definisce poi “assurdo” paragonare la sperimentazione sugli animali alla crudeltà. Successivamente l’attacco di Paola Taverna degli altri grillini è proseguito con le parole contro Paolo Veronesi: “Pubblicizza in tivù le mammografie così, probabilmente, ha le sovvenzioni per il suo istituto”, si legge sul sito di Beppe Grillo in un post che prende di mira il celebre oncologo ed ex ministro della Sanità. E ha aggiunto: “Dice di farle ogni due anni ma la differenza percentuale di malattia fra chi le fa ogni due anni e chi le fa meno spesso è solo del due per mille”.

Critiche che hanno irritato anche il matematico Piergiorgio Odifreddi, saggista, ‘fervente’ ateo: “Grillo sicuramente capta molti malumori che anch’io ritengo doverosi nei confronti della classe politica tradizionale. E figuriamoci se io posso avere simpatia per il ministro Beatrice Lorenzin, esponente del governo Renzi… Ma quando Grillo afferma certe cose, sono costretto mio malgrado a darle ragione. Non si può scherzare con una malattia come il cancro, non si può scherzare con la prevenzione, che è una conquista” , ha detto Odifreddi al Corriere della Sera. Secondo Odifreddi, “quando Grillo affronta certi temi svela un’ignoranza abissale. E simili sparate populiste attirano l’attenzione di chi nutre sospetto per le tecnologie contemporanee, quindi per le visite preventive che spesso sono anche costose”. E prosegue: “Il Movimento 5 Stelle sembra nutrirsi di una specie di ideologia new age, prova ne siano alcune deliranti teorie sul futuro dell’umanità care a Casaleggio. E tutto questo danneggia il Movimento. Gli sottrae le simpatie di chi è bene informato, ragiona col proprio cervello e magari condividerebbe tante giuste battaglie veramente politiche”.

Ma ad indignarsi è tutto il mondo della scienza. E non solo. Per Edoardo Boncinelli, famoso genetista, “sostenere che le donne non debbano ricorrere alla mammografia non solo è criminale ma è anche pericolosissimo”. Secondo Boncinelli, il M5S ha deciso di impelagarsi “perché in Italia tutto è politica. La politica è presente in tutti i Paesi ma da noi è ovunque, dalla ricerca scientifica all’arte” . Il sociologo Domenico De Masi paragona invece le parole di Beppe Grillo alle tante paure legate alla modernità che si registrarono, più di un secolo fa, soprattutto a cavallo delle Rivoluzioni industriali europee: “C’è un’ombra di oscurantismo in questo ragionamento. Quando arrivò l’energia elettrica, certi parroci terrorizzavano le povere donne di campagna sostenendo che la luce artificiale faceva abortire. E così avvenne con i primi telai meccanici”. Per De Masi il vero problema è che “Grillo ha preso una clamorosa toppa, non solo politica ma anche mediatica. Una sortita del genere non gli aggiunge niente, anzi gli toglie molto. Escludo che donne normali

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