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Dai disegni di Leonardo alla medicina moderna: gli atlanti anatomici in mostra a Napoli

È stata prorogata fino a settembre la mostra dedicata agli antichissimi atlanti anatomici conservati presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. Un viaggio attraverso i segreti del corpo umano, dal Cinquecento ai giorni nostri.
A cura di Federica D'Alfonso
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Antico manoscritto illustrato di anatomia umana
Antico manoscritto illustrato di anatomia umana

La Biblioteca Nazionale di Napoli svela i segreti più reconditi del corpo umano con una mostra interamente dedicata alle importantissime raccolte manoscritte e iconografiche mediche conservate negli archivi di Palazzo Reale. È stata prorogata fino al 18 settembre 2017 l’esposizione “Viaggio nel corpo umano nel tempo. Atlanti anatomici dal XV al XIX secolo”, pensata in occasione della 31° edizione di Futuro Remoto, tenutasi a Napoli dal 25 al 28 maggio scorso.

Per tutta l’estate sarà ancora possibile ammirare, nella Sala delle Esposizioni della Biblioteca, la vasta e preziosa raccolta di manoscritti, disegni e libri a stampa che raccontano, attraverso disegni e illustrazioni, la storia dello studio del corpo umano dal Cinquecento all'Ottocento. La mostra, realizzata in collaborazione con la Facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università degli Studi di Salerno e la Fondazione IDIS-Città della Scienza, raccoglie ed espone alcuni fra i testi più preziosi e rari conservati appunto nella Biblioteca Nazionale di Napoli dedicati all'anatomia.

La lunga storia del corpo umano

La circolazione sanguigna, illustrata nel XVII secolo
La circolazione sanguigna, illustrata nel XVII secolo

Lo studio anatomico è attestato fin dall'antichità greca, ma fu solo nel Rinascimento che tale pratica, legata per lungo tempo alla religione e frenata dalle numerose superstizioni a riguardo, iniziò a prendere la forma di una vera e propria “scienza”: fu grazie al lavoro di intellettuali come Leonardo da Vinci e Vesalio che le ricerche compiute in epoca antica trovarono smentite e conferme, soprattutto grazie al lavoro di quest’ultimo. L’opera principale di Vesalio, infatti, il “De Humani Corporis”, è considerato a buon diritto il primo testo in cui teoria medica e pratica anatomica confluiscono, attribuendo allo studio del corpo umano statuto empirico.

La mostra: dall'arte di Da Vinci alla medicina

Sezione di un teschio illustrata da Leonardo da Vinci
Sezione di un teschio illustrata da Leonardo da Vinci

A partire da una selezione di manoscritti e volumi a stampa dal XV al XIX secolo la mostra tenta di offrire uno sguardo il più possibile completo sulla storia della medicina e sugli sviluppi della raffigurazione del corpo umano nei secoli.

Una raffigurazione che, anche quando si parla di scienza, non può prescindere da un certo grado di sensibilità artistica: per moltissimo tempo infatti, l’arte fu al servizio della scienza per la rappresentazione delle nozioni anatomiche e l’anatomia, a sua volta, fu uno strumento fondamentale per raggiungere gli altissimi livelli di realismo di cui, ad esempio, Leonardo da Vinci fu maestro indiscusso.

Sezione anatomica umana del XV secolo
Sezione anatomica umana del XV secolo

E proprio Da Vinci è uno dei nomi di spicco della mostra bibliografica napoletana, che espone una piccola antologia di disegni conosciuta come “Codice Corazza” e conservata presso la Sezione Manoscritti e Rari. Oltre al grande maestro, la rassegna svela al pubblico i segreti di tantissimi altri importanti studiosi del corpo umano, alcuni dei quali mai esposti prima d’ora: fra gli altri, un manoscritto del naturalista Johannes van Heeck, in cui è analizzata e riprodotta con una precisione superba una sezione anatomica dell’occhio umano. Si prosegue poi con il “Fasciculus Medicinae”, stampato a Venezia nel 1491, considerato il primo e più importante prontuario medico d’Europa.

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