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Da Mao a Obama, i volti e l’arte di Shepard Fairey in mostra a Roma

La galleria d’arte Rosso20ette si prepara ad ospitare una mostra interamente dedicata a Obey. Saranno esposte numerose opere serigrafiche firmate dall’artista, come il celebre volto di Barack Obama realizzato nel 2009.
A cura di Federica D'Alfonso
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Obey in mostra a Roma dal 7 ottobre.
Obey in mostra a Roma dal 7 ottobre.

Il 7 ottobre negli spazi della galleria Rosso20ette Arte Contemporanea di Roma inaugurerà una mostra dedicata a uno degli street artist più influenti degli ultimi dieci anni: “Shepard Fairey aka Obey” esporrà numerose serigrafie mai esposte in Italia che ripercorreranno gli ultimi 15 anni della produzione dell'artista di Charleston.

Curata da Tiziana Cino e aperta al pubblico fino all'11 novembre a via del Sudario, nel cuore di Roma, la mostra raccoglie 25 stampe serigrafiche numerate e firmate dall'artista, che verranno anche messe in vendita, provenienti da una collezione privata che comprende alcune delle opere più significative degli ultimi 15 anni.

Da Mao a Obama: l'arte di Obey

Obey in mostra a Roma dal 7 ottobre.
Obey in mostra a Roma dal 7 ottobre.

La mostra si inserisce in una lunghissima serie di eventi organizzati in tutto il mondo intorno alla figura di Obey. divenuto artista di fama internazionale in seguito alla realizzazione del poster “Hope” raffigurante il volto di Barack Obama, ora di proprietà della U. S. National Portrait Gallery. Oltre a questa, l'esposizione riunisce molte altre opere fondamentali, come “Mao Money”, “They live” e “Two sides of capitalism”.

Ma la carriera di Frank Shepard Fairey inizia già negli anni Ottanta, con la campagna “André the Giant Has a Posse”: le immagini del wrestler André the Giant, realizzate all'epoca degli studi alla Rhode Island School of Design, vennero imprvvisamente diffuse in moltissime città degli Stati Uniti, divenendo un vero e proprio simbolo dell'arte di Obey.

Da fenomeno urbano a celebrità internazionale in passo fu breve: con le immagini realizzate durante la campagna presidenziale di Obama, Obey si è guadagnato il giudizio positivo di moltissimi critici d'arte e l'ammirazione di migliaia di artisti in tutto il mondo. Il New Yorker definì il suo lavoro come “la più efficace illustrazione politica americana dai tempi dello Zio Sam”, e lo stesso presidente Obama inviò, dopo la vittoria, una lettera all'artista, ringraziandolo del sostegno e definendosi orgoglioso di essere parte della sua opera d'arte.

Ad oggi, molti musei nel mondo espongono l'arte di Obey, un'arte che ha oltrepassato i confini urbani per divenire un vero e proprio marchio: le sue opere sono conservate al Museum of Modern Art di New York, al Museo di Arte Contemporanea di San Diego, a Los Angeles e presso il Victoria and Albert Museum in London.

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