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Da Chiara a Gian Marco, il vicesindaco di Viareggio cambia sesso

Il vicesindaco del PD di Viareggio cambia sesso. Chiara Romanini sarà, anche per la legge, Gian Marco Romanini.
A cura di Redazione
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E' dall'eta di tre anni che Chiara chiede a tutti di essere chiamato Stefano perché quel sentiva quel corpo come qualcosa di non suo. Una storia come tante ma una storia che risalta alla ribalta nazionale se a scegliere di ricorrere ad una operazione per diventare un uomo a tutti gli effetti è il numero due della giunta comunale di Viareggio. Per tutti è da sempre "il Romanini" ed ora lo è anche per la legge che, con una sentenza del Tribunale di Lucca, sancisce che Chiara non è più Chiara ma Gian Marco. Il giudice ha riconosciuto il diritto del vicesindaco a cambiare sesso, permettendo, così, il ricorso ad un intervento chirurgico. Chiara, 31 anni, è un avvocato eletto nelle file del PD della città della Versilia. Dallo scorso anno è il braccio destro del Sindaco Leonardo Betti.

Il nome che scelto, e approvato dal giudice,  è Gian Marco, e comparirà su tutti gli atti ufficiali nonché sulla targa in comune. A dire il vero Romanini era già chiamato da tutti Gian Marco e anche sul suo profilo Facebook capeggia il suddetto nome. Fidanzato da anni il vicesindaco attende ora i nuovi documenti – carta d'identità e passaporto – per sposare e avere dei figli con la fidanzata che in questi anni le è stato accanto. A supportarlo in questo passaggio il consultorio transgender della vicina Torre del Lago. Un'unità finanziata dalla Regione Toscana che aiuta tutte le persone che, come Gian Marco, vogliono affrontare il percorso di cambio di sesso. Il vicesindaco spera che il suo sia un gesto che aiuti altre persone a liberarsi dai pregiudizi che, spesso, attanagliano chi decide di cambiare sesso: "x"Ci vuole un aiuto normativo: non si può essere delle non-persone nel periodo che intercorre tra il percorso ormonale fino alla sentenza che prende atto del cambiamento di sesso".

Il commento del Sindaco Betti: "Le persone le giudico per quello che sono, per i loro pregi ed i loro difetti, per il rapporto che hanno con me, non certo per aspetti che riguardano esclusivamente la loro vita privata ed intima. Il mio amico Gianmarco  è stato in questi anni sempre al mio fianco prima in consiglio comunale, poi nel cammino che mi ha portato alla guida della città di Viareggio ed ho sempre condiviso il suo desiderio di poter essere a tutti gli effetti quello che da sempre sentiva di essere" e prosegue "La mia stima per Gianmarco ed il rapporto di collaborazione e di fiducia che ci lega, così come il mio modo di giudicare gli altri, è sempre stato a prescindere dal suo percorso. Come vale per me, Viareggio non scopre oggi la vicenda che riguarda Gianmarco e mi fa piacere sottolineare che i miei concittadini l'abbiano eletto in consiglio comunale per ben due volte con numerose preferenze, segno di una comunità che ha vissuto tutto questo con la massima naturalezza, come è giusto che sia. Proprio per l'affetto che provo per lei e per la sua famiglia, mi auguro anche che possa proseguire nel suo percorso con la massima tranquillità e naturalezza", aggiunge Betti dicendosi che sarà "contento, come amico e come sindaco che l'ha nominato suo vice, quando Gianmarco potrà finalmente portare a compimento il suo sogno: essere se stesso".

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