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D’Alema ancora contro Renzi: “Italiani non si faranno ingannare da impicci e imbrogli”

Durissima intervista di D’Alema, che ribadisce il suo no al referendum e attacca: “Quesito propagandistico, il Governo prova a esercitare tutto il suo potere”.
A cura di Redazione
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Come noto, nella giornata di ieri esponenti del Comitato per il No, del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Ecologia e Libertà hanno presentato al Tar del Lazio il ricorso contro il testo del referendum sulla riforma della Costituzione. Per i ricorrenti si tratterebbe di un quesito ingannevole, che influenzerebbe la decisione degli italiani chiamati a esprimersi sulla riforma voluta dal Governo Renzi.

Una lettura condivisa anche da Massimo D’Alema, che ha spiegato il suo pensiero nel corso di una intervista a Radio Anch’io: “Il quesito è stato chiaramente formulato in termini propagandistici, fino a oggi non si è mai ricorsi al titolo della legge ma a una formulazione più neutra”. Per l’ex segretario del Partito Democratico, si è scelta una “intonazione propagandistica”, testimonianza ulteriore del fatto che il Governo faccia “uso di tutto il suo potere”; eppure, ha aggiunto: “Io ho fiducia negli italiani che non si faranno ingannare da impicci e imbrogli”.

Nel corso del colloquio non sono mancati riferimenti diretti al Presidente del Consiglio che “dice tante cose spesso in contrasto tra loro” e, mentre annuncia di non voler più personalizzare il referendum, allo stesso tempo “lancia la sfida per duellare con tutto il resto del mondo, una sorta di confronto Renzi e resto del mondo”. Invece, ha aggiunto D’Alema, “dovrebbe occuparsi del governo del Paese, magari vedendo se riesce a far quadrare i conti della legge finanziaria, della disoccupazione, della crisi […] Il presidente del Consiglio dovrebbe governare il Paese, non andare in giro a fare comizi, questa è la mia personale opinione”. Il punto, ha chiosato, è che "la questione non riguarda me e non voglio promuovere scissioni", ma "se vince il Sì milioni di elettori del Pd non si sentiranno più a casa, e abbiamo già perso tantissimi voti dalle europee in poi".

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