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Cyberspionaggio, madre dei fratelli Occhionero: “Spioni? Si fanno pagare ancora la pizza”

La madre dei due fratelli al centro dell’inchiesta sul Cyberspionaggio messo in atto contro politici e personaggi istituzionali italiani: ” Ma quali ricchi spioni? Stanno con le pezze al sedere”
A cura di Antonio Palma
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"Ma quali cene di lusso e salotti. Tutte balle. Sono io a invitarli fuori a mangiarci una pizza di tanto in tanto", così la professoressa Marisa Ferrari difende i suoi due figli Giulio e Francesca Maria Occhionero finiti al centro della complessa inchiesta EyePyramid sul Cyberspionaggio messo in atto contro politici e personaggi istituzionali italiani. "Hanno scritto persino di supercar. Ne vogliamo parlare? Giulio guida la mia vecchia Yaris del 2001 e così io non ho più neanche la macchina, Francesca ha una Fiat 500 e un’altra auto è stata proprio rottamata" ha aggiunto in una intervista a Repubblica la donna, sociologa di fama internazionale ex docente della Sapienza.

La donna non crede affatto ai figli come manovratori di un piano di spionaggio informatico su larga scala di politici e altri importanti personaggi del mondo istituzionale e anche industriale italiano. "Ma quali spioni? Se fossero così bravi, i miei figli, Giulio e Francesca Maria, così abili con i computer, allora lo Stato non li dovrebbe prendere a lavorare? Potrebbero dare una mano ai nostri servizi, no? La verità, purtroppo, è solo un’altra e ben più amara: con questa storia me li hanno proprio fatti a pezzi i miei ragazzi. Tri-tu-ra-ti" ha spiegato.

"Ho letto sui giornali che Giulio e Francesca Maria sarebbero super ricchi e condurrebbero una vita da nababbi. Ma allora perché stanno con le pezze al sedere? Sono almeno 5 anni che non li pagano" ha raccontato ancora la donna, aggiungendo: "Giulio è in affitto a 800 euro al mese in periferia. Io pure sono in affitto. A mia figlia Francesca Maria ho pagato il mutuo per comprare l’abitazione. Ho dovuto vendere per 50 mila euro una casetta a Santa Marinella". "In vacanza negli ultimi due anni Giulio è venuto sempre con me, una volta in Grecia e l’altra in Turchia. Le feste a Porto Cervo? Sì, certo, ma quando c’erano i soldi, all’inizio quando le cose andavano bene" sottolinea la sociologa e ancora: "Mio figlio è stato fidanzato fino a tre anni fa con una ragazza ucraina che poi l’ha mollato. Sarebbe questo lo sciupafemmine di cui parlano i giornali?".

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