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Curano l’otite del figlio con metodi omeopatici: il bimbo, 7 anni, è in coma

Un bambino di sette anni è ricoverato in gravissime condizione all’ospedale Salesi di Ancona: l’infezione all’orecchio, trattata con metodi omeopatici, si è diffusa ed ha raggiunto il cervello.
A cura di Davide Falcioni
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Un bambino di sette anni è in coma all'ospedale Salesi di Ancona: i sui genitori avrebbero tentato di curare un'infezione alle orecchie con metodi omeopatici, ma la malattia si sarebbe aggravata mettendo a repentaglio la vita del piccolo. Il bimbo, figlio di un uomo e una donna italiani, è stato trasportato ieri all'ospedale Salesi del capoluogo marchigiano – altamente specializzato in pediatria – dopo le prime cure somministrate ad Urbino. Da tempo autorevoli studi scientifici hanno provato l'assoluta mancanza di effetti curativi dei farmaci omeopatici, mentre non esisterebbero prove sufficienti per sostenere che tali farmaci sono innocui.

L'infezione, trattata con metodi omeopatici, è arrivata al cervello:

Il bambino è arrivato con febbre altissima. Stando a quanto riferito dal padre e dalla madre, da due settimane soffriva di otite, malattia erroneamente trattata con prodotti omeopatici. L'infezione si è diffusa giorno dopo giorno arrivando fino al cervello, circostanza che ha determinato un netto peggioramento delle condizioni del piccolo. Ricoverato a Urbino, è stato sottoposto a una tac che ha rivelato come il pus si fosse esteso fino a lambire le pareti cerebrali. I medici hanno quindi optato per un trasferimento d'urgenza al Salesi, dove il malato è stato operato per ridurre l'ascesso e sottoposto a una cura a base di antibiotici.

Le condizioni del bambino sono disperate: il piccolo è in prognosi riservata

Il bimbo adesso lotta tra la vita e la morte. Molto probabilmente proprio la decisione dei genitori di somministrargli prodotti omeopatici, del tutto inefficaci, potrebbe essere stata la causa di un importante peggioramento di una patologia che invece andava curata seguendo scrupolosamente le indicazioni di un medico. Dopo l'intervento chirurgico sarà necessario attendere fino a domani per capire l'evoluzione della situazione. Il bambino è ricoverato nel reparto di rianimazione ed è in prognosi riservata.

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