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Cuneo, Vito muore dopo tre giorni di agonia: era rimasto schiacciato da una pressa

Il 29enne leccese, ma residente in un piccolo comune della provincia di Cuneo, era in coma da sabato dopo essere rimasto schiacciato da una pressa all’interno dell’azienda per cui lavorava. Quando è stato portato in ospedale era già in condizioni gravissime.
A cura di Biagio Chiariello
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Vito Nuzzo
Vito Nuzzo

Vito Nuzzo, l'operaio di 29 anni rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro a Roccavione, nel Cuneese, è morto dopo tre giorni di coma. Sabato 2 settembre intorno alle 17:30, l’uomo era rimasto schiacciato da una pressa all'interno dell'ex cartiera Pirinoli, ora gestita da una cooperativa di soci lavoratori. Le condizioni di Vito, originario della Puglia ma da anni stabilitosi nel piccolo comune alle porte di Cuneo, erano apparse subito disperate. Soccorsi dai colleghi, era stato trasportato in ospedale con l'elisoccorso e le sue condizioni erano disperate; quindi ricoverato nel reparto di rianimazione del Cto, a Torino: dopo tre giorni è deceduto a causa di un grave trauma toracico. Nonostante le cure, per lui non c'è stato nulla da fare.

“Nel nostro paese aveva trovato il lavoro, l’amore e la felicità – dice il sindaco di Roccavione, Germana Avena – Un bravo ragazzo, che meritava tutto quello che si era conquistato con fatica e sacrifici. Sono profondamente addolorata e vicina alla moglie Francesca e alla famiglia”. In queste ore sulla sua pagina Facebook si stanno moltiplicando i messaggi di cordoglio e le testimonianze di amici, parenti e conoscenti. Appassionato di calcio, era un grande tifoso del Lecce. Vito lascia la compagna con la quale viveva. Indagini in corso da parte dei carabinieri e dello Spresar per capire come sia potuto avvenire questo drammatico incidente.

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