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Cultura e creatività in Ue: nessuna città italiana sul podio

Per la prima volta l’Ue ha misurato le performance delle città in termini di creatività e cultura e impatto su crescita, occupazione e sviluppo sociale. Tranne Milano e Firenze, l’Italia è ferma al palo.
A cura di Redazione Cultura
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Parigi, Monaco, Praga. E poi Milano. Il capoluogo lombardo la quarta metropoli in Europa più creativa e culturale, secondo il nuovo indicatore della Commissione Ue, il ‘Cultural and Creative Cities Monitor‘, che per la prima volta ha misurato le performance delle città in termini di creatività e cultura e impatto su crescita, occupazione e sviluppo sociale. Italia dunque fuori dal podio, ma comunque un buon risultato per Milano. Tra le città grandi, invece, Firenze raggiunge la quinta posizione. Nessuna città italiana, invece, appare in buona posizione tra quelle medie e piccole.

Milano e Firenze meglio di Roma e Napoli

Nel complesso dall'indice Ue emerge che spesso le capitali fanno peggio che città più piccole, cosa che accade anche in Italia dove Milano, Bologna e Firenze fanno meglio di Roma, mentre Venezia si segnala invece per la sua eccellenza su luoghi e infrastrutture culturali, mentre Genova e Torino nell'ambito specifico dei teatri. Napoli non pervenuta. Secondo lo studio della Commissione Ue, le città creative sono quelle che hanno resistito meglio alla crisi e in media hanno un Pil procapite di 750 euro in più per ogni punto dell'indice (periodo 2009-2013) e il 19% in più di posti di lavoro. Qui è disponibile la mappa interattiva per esplorare i risultati dello studio.

Vivacità culturale sì, economia creativa no

Uno degli indicatori rispetto al quale le città italiane riescono a imporsi è quello della vivacità culturale, mentre quasi tutte crollano rispetto a quello dell'ambiente che facilita la creatività e in termini di economia creativa che si riesce a sviluppare, il che probabilmente significa che vi sono problemi strutturali, molto italiani, indipendenti dalle singole città. In generale, per quanto riguarda il nostro Paese, il gap tra città del Nord e del Meridione è ancora molto grande.

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