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Crollo ponte su A14, 41 gli indagati. Nella tragedia morirono marito e moglie

Il 9 marzo il crollo del ponte causò la morte di due coniugi. Gli indagati dovranno rispondere di disastro colposo, cooperazione colposa in omicidio, lesioni colpose ai danni dei tre operai rimasti feriti e di lesioni gravi commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
A cura di Susanna Picone
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Quarantuno persone risultano indagate nell'inchiesta sul crollo del ponte 167 dell'autostrada A14, che il 9 marzo scorso provocò la morte di due persone, i coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani. Marito e moglie erano in transito con la loro auto in direzione sud, al km 235+800 tra Camerano e Castelfidardo, quando crollò il cavalcavia. Il pm Irene Bilotta ha disposto come incidente probatorio un'integrazione di consulenza tecnica per accertare le cause del crollo del ponte. L'incarico verrà conferito il prossimo 18 maggio ad Ancona. I reati contestati agli indagati sono il disastro colposo, la cooperazione colposa in omicidio, le lesioni colpose ai danni dei tre operai rimasti feriti, lesioni gravi commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Tra le persone chiamate in causa ci sono i responsabili delle ditte della filiera che si occupava dei lavori affidati alla Delabech in subappalto da Pavimental, società controllata da Autostrade per l'Italia.

Parti offese i figli delle vittime e gli operai feriti – Dopo il conferimento dell'incarico vi sarà forse un nuovo sopralluogo a cui parteciperanno il magistrato, i consulenti e le parti con i loro esperti. L'atto irripetibile è stato deciso dal pm considerato lo stato dei luoghi soggetto a modificazione e la precaria stabilità delle opere provvisionali presenti sul posto. Secondo la Procura il pericolo riguarderebbe anche le campate laterali del cavalcavia, rimaste sospese senza sostegni permanenti idonei. Ci sono poi le macerie rimaste esposte a rischio di atti vandalici, con la conseguente perdita di valenza probatoria delle attività tecniche che dovranno essere eseguite. Nel procedimento, sono parti offese i figli dei coniugi Diomede, Daniele e Daniela, e i tre operai feriti nel crollo: Emil Cristanel Oprea, Fanel Ilie e Dumitru Scopet.

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