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Cremazione, papa Francesco vieta la dispersione delle ceneri dei morti

Il pontefice ha approvato il documento “Ad Resurgendum cum Christo”: sì alla cremazione dei corpi dei defunti, a meno che non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana.
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E’ ufficiale: papa Francesco ha approvato nuove norme che regolano la cremazione ed il successivo utilizzo delle ceneri da parte dei credenti cattolici. Il documento “Ad Resurgendum cum Christo” cioè “Verso la Resurrezione con Cristo” è stato redatto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, ha avuto il via libera dal pontefice ed è stato firmato dal prefetto Gerhard Mueller. Il Papa ribadisce che resta preferibile la sepoltura dei defunti, ma che non c’è alcuna contrarietà alla cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana.

Fin qua, nulla di nuovo: è almeno dal Concilio Vaticano II che la Chiesa ha questa posizione. Le innovazioni riguardano alcune pratiche particolari: la dispersione delle ceneri in aria o in mare è vietata, così come “la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti" e la "divisione delle ceneri tra i vari nuclei familiari.” Viene specificato che le ceneri del defunto debbano essere conservate in un luogo sacro, cioè in un cimitero o in una chiesa o “in un'area appositamente dedicata a tale scopo dalla competente autorità ecclesiastica.”

Il canone 2301 del Catechismo già spiegava in maniera chiara che “la Chiesa permette la cremazione, se tale scelta non mette in questione la fede nella risurrezione dei corpi.” Nel corso dei secoli la Chiesa ha sempre dato il suo via libera alla cremazione in occasioni particolari, come epidemie o guerre, per ragioni pratiche o igieniche. Con l’illuminismo, però, si diffuse, a partire dalla Francia, l’idea che non esiste una vita ultraterrena e che, bruciando il corpo, dell’uomo non resta nulla.

Una concezione assolutamente anticristiana, visto che Gesù venne sepolto prima di risorgere e che nella Genesi Dio dice: «Tornerai alla terra perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai», mentre l’incenerimento non lascia più praticamente nulla del corpo, neppure la polvere. La morte, invece, per i cristiani non è altro che un passaggio alla vita eterna e la futura resurrezione è considerata come un risveglio dal sonno.

Il documento vaticano spiega che, nel caso che il defunto avesse notoriamente disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana, si devono negare i funerali e che “la Chiesa continua a preferire la sepoltura dei corpi poiché con essa si mostra una maggiore stima verso i defunti.” Presentando il documento, il cardinale Muller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha spiegato che "i morti non sono una proprietà privata dei parenti" e che la morte non è la fine della nostra esistenza. E questa deve essere una base indiscutibile.”

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