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Costringe la moglie ad accettare i suoi tradimenti con un ricatto: condannato

Il reato per cui un uomo di origine tunisina è stato riconosciuto colpevole a Torino è maltrattamenti in famiglia. Aveva costretto la moglie a sopportare i suoi tradimenti minacciandola di rimandarla in Tunisia.
A cura di Susanna Picone
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“Vuoi restare in Italia? Lascia che ti tradisca”: è in breve questo quanto un uomo di origine tunisina avrebbe detto alla moglie pur di farle accettare la sua relazione extraconiugale con un’altra donna. Un uomo che però è stato condannato per il suo comportamento prima dalla Corte d'appello di Torino e poi anche dalla Corte di Cassazione. Il tunisino che ha minacciato la moglie (obbligandola a sopportare il tradimento ricattandola economicamente) deve rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia. Il procedimento giudiziario ha preso origine dalla denuncia presentata dalla donna nel 2013.

Il matrimonio in Tunisia e la nuova relazione in Italia – Da quanto emerso, il tunisino e sua moglie si erano regolarmente sposati nel loro Paese ma poi, quando lui è arrivato a Torino per lavorare, ha iniziato a tradire la compagna con un’altra donna, con la quale ha iniziato una relazione stabile e con cui ha avuto anche un figlio. Quando anche la moglie è arrivata in Italia e ha scoperto che il marito aveva un’altra donna lui ha deciso di non interrompere la relazione sentimentale iniziata a Torino. Non solo, l’uomo avrebbe iniziato a ricattare la moglie agendo in maniera violenta e minacciosa. Le avrebbe cioè detto che, dato che da sola non avrebbe avuto la possibilità di mantenersi, doveva accettare i suoi tradimenti altrimenti sarebbe tornata in Tunisia.

La donna ha denunciato il marito – A quel punto, dopo le minacce, la donna si è rivolta all’autorità giudiziaria per denunciare il marito. Ritenendo la sentenza ingiusta, l’imputato ha presentato ricorso per Cassazione, che però lo ha rigettato e condannato l’uomo al pagamento delle spese processuali.

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