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Costretta a fare sesso dal datore di lavoro: “Mi ha licenziata quando mi sono rifiutata”

E’ accaduto in provincia di Fermo: la donna ha denunciato il suo datore di lavoro.
A cura di D. F.
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Ha licenziato la dipendente, ma non prima di aver avuto con lei una lunga relazione. Ora la donna ha presentato un esposto alla procura di Fermo per stalking dal momento che, stando a quanto ha denunciato, il suo ex datore di lavoro gliene ha combinate di cotte e di crude per farla tornare con lui.

A finire in guai seri un imprenditore chiamato in causa da una sua lavoratrice diventata sua amante per anni, fin quando l’attuale compagna dell’uomo, che aveva intuito qualcosa di strano, non ha scoperto l'inciucio piazzando nelle stanze dell’azienda un registratore per documentare gli incontri dei due amanti. Una volta scoperti li ha messi davanti ai fatti. La dipendente – messa alle strette – ha deciso di troncare il rapporto. E, per tutta risposta, a distanza di qualche settimana è stata licenziata.

La donna ha sostenuto che l’imprenditore già da diversi mesi la controllava con incursioni nella sua email, su facebook e messanger, arrivando anche a minacciarla esplicitamente. "Ha iniziato a molestarmi sessualmente – scrive la donna nell’esposto – molestie alle quali ho ceduto per paura di essere licenziata". Ma ci sarebbe dell'altro. Dopo una prima rottura del rapporto avvenuta nel 2010, il datore di lavoro è tornato alla carica e per tre anni ha continuato a palpeggiarla durante l’orario di lavoro tentando in tutti i modi di ricucire lo strappo sotto la continua minaccia del licenziamento.

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