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Costa D’Avorio: Gbagbo agli arresti domiciliari mentre il paese è ancora diviso

Dopo l’arresto Gbagbo è confinato agli arresti domiciliari. Intanto il Paese è ancora spezzato a metà e i pro- Gbagbo non si arrendono ad accettare il governo di Ouattara. L’Unione Europea ha inviato il primo pacchetto di aiuti di 180 mln.
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All'indomani dell'arresto di Gbagbo la situazione in Costa d'Avorio non sembra essersi completamente placata. Dopo il blitz presso l'abitazione di Laurent Gbagbo che ha costretto il dittatore alla resa, Alassane Ouattara ha preso il comando della nazione. Ciononostante il Paese resta diviso in due; secondo quanto confermato anche da Pascal Affi N'Guessan, esponente del Fronte popolare ivoriano (FPI) di Gbagbo:  "Il paese è tagliato in due, non si possono costringere con la forza i sostenitori di Laurent Gbagbo ad appoggiare Ouattara. Chiediamo il rilascio di Laurent Gbagbo e l'apertura di negoziati in attesa di soddisfare le condizioni di distensione e gettare le basi per la riconciliazione nazionale e la stabilità del paese. "

Inoltre alcuni dissidenti  stanno diffondendo l'ipotesi che la presa di Laurent Gbagbo sia una sorta di colpo di stato guidato dalla Francia e coadiuvato dall'azione delle Nazioni Unite. In tal modo la Francia e gli USA si sarebbero garantiti l'appoggio di un presidente amico, Ouattara. La questione sarebbe prettamente economica: la Costa d'Avorio è lo stato africano più ricco di risorse primarie, oltre ad essere il primo produttore al mondo di cacao, possiede giacimenti di petrolio e gas naturali. L'appoggio alla missione, secondo alcuni dissidenti, rappresenta la volontà francese e americana di assicurarsi il ruolo di interlocutori unici nella cessione di queste risorse che, comprensibilmente, attirano anche le mire dei paesi emergenti quali India e Cina.

L'Unione Europea, dal canto suo, dopo aver attuato lo stop all'embargo nei porti di Abidjan e di San Pedro, ha predisposto un primo pacchetto di aiuti pari a 180 milioni di euro. A detta di Bruxelles si tratta di un primo sostegno al presidente Ouattara per aiutarlo a rimettere in carreggiata la Costa d'Avorio, disastrosamente piegata dopo i combattimenti delle ultime settimane. Intanto, mentre nei giorni scorsi l'ONU aveva fatto sapere che Gbagbo fosse in un posto segreto, lontano dalla Costa d'Avorio, nelle ultime ore si rincorre la notizia che in realtà il dittatore sia agli arresti domiciliari presso l'Hotel Golf di Abidjan, insieme alla sua famiglia e ad alcuni fiancheggiatori.

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