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Costa Crociere inquina troppo: maximulta da 30mila euro

Il ricorso di Costa Crociere respinto dal giudice civile di Venezia Lina Tosi. La compagnia multata per il superamento nelle emissioni di carburante nell’aria dei limiti di zolfo.
A cura di S. P.
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Maximulta per Costa Crociere. Il giudice civile di Venezia, Lina Tosi, ha respinto il ricorso presentato dalla compagnia di crociere dopo la presentazione da parte della Capitaneria di Porto di un verbale da 30000 euro per il superamento nelle emissioni di carburante nell'aria dei limiti di zolfo. Secondo quanto ricostruisce la stampa locale, i controlli durante il passaggio della nave da crociera “Neoclassica” Costa a Venezia erano stati fatti nel maggio dello scorso anno. La nave era stata pizzicata dalla Capitaneria di Porto mentre gettava nell’aria un carburante con quantitativi di zolfo più elevati del limite di legge e così, dopo le analisi di laboratorio, era stata notificata la multa. Da quel controllo è quindi nata una vicenda giudiziaria che si è chiusa in tribunale nei giorni scorsi con la sconfitta di Costa Crociere.

Il ricorso respinto – Secondo il giudice di Venezia, alla luce del tipo di servizio svolto dalla nave da crociera, i rilievi effettuati hanno evidenziato un superamento del limite dell'1,5 percento previsto rispetto alle normative del caso. Al contrario, i ricorrenti avevano sostenuto l'esclusione della nave “dal novero delle navi di linea”, come è detto nell'ordinanza, per le quali si applica tale limite. Una tesi che il tribunale di Venezia ha però respinto. Per il giudice, infatti, la nave di Costa Crociere era tenuta al rispetto dell’utilizzo di carburanti con tenore di zolfo entro l’1,5 percento e non sussiste alcun errore giustificabile.

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