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Costa Concordia, è ancora scontro sugli indennizzi offerti dalla compagnia

Costa Crociere aveva offerto 11mila euro per ogni passeggero sopravvissuto al naufragio, cifra ad oggi accettata dal 63% di loro. Un’offerta misera secondo il Codacons che continua ad invitare a non accettare e promette fino a 2 milioni di dollari a testa.
A cura di Susanna Picone
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Costa Crociere aveva offerto 11mila euro per ogni passeggero sopravvissuto al naufragio, cifra ad oggi accettata dal 63% di loro. Un’offerta misera secondo il Codacons che continua ad invitare a non accettare e promette fino a 2 milioni di dollari a testa.

A quasi sei mesi dal naufragio della Costa Concordia avvenuto la notte del 13 gennaio all’Isola del Giglio e alla luce di quanto stabilito nei giorni scorsi su un eventuale disastro già annunciato, non si è ancora risolta la questione – che all’indomani del naufragio fece subito discutere – relativa agli indennizzi offerti dalla compagnia di navigazione ai passeggeri costretti a vivere un incubo quella notte. Il 27 gennaio scorso era stato infatti raggiunto un accordo tra Costa Crociere e le Associazioni Nazionali dei Consumatori italiane aderenti al Cncu (Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti sugli indennizzi) che assicurava la cifra di 11.000 euro a passeggero, più eventuali rimborsi extra. Cifra che avrebbe così risarcito i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dai naufraghi ma che immediatamente era stata definita dal Codacons una “elemosina”.

Il 63% dei naufraghi della Concordia ha accettato i soldi di Costa Crociere – Tuttora, mentre si apprende che il 63% dei passeggeri di quella notte ha già accettato la proposta di Costa Crociere, l’associazione dei consumatori continua a invitare i passeggeri a rifiutare quell’indennizzo promettendo ben altri risarcimenti. I contenziosi ancora in atto, secondo quanto si apprende da Costa Crociere, sarebbero oggi limitati e nel 6% dei casi sarebbero concentrati negli Stati Uniti. Il 31% dei passeggeri che manca all’appello, invece, è rappresentato da quelli che ancora non hanno risposto all’offerta della compagnia di navigazione a cui apparteneva la Concordia. È proprio a questi, allora, a cui si rivolge il Codacons e i vari avvocati, come Mithcell Proner, che promettono nuove azioni legali che potrebbero portare ad un risarcimento ben più alto per ogni passeggero: si parla infatti di 2 milioni di dollari a testa. Per l’associazione dei consumatori, insomma, bisogna ancora aspettare perché la parola definitiva sugli indennizzi relativi al disastro della Costa Concordia arriverà dalle aule di giustizia.

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