53 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Cosa c’è nello schema di decreto sulle intercettazioni del ministero della Giustizia

Sulla bozza del ddl sulle intercettazioni, che vieta la diffusione dei virgolettati, il ministro Orlando ha iniziato oggi gli incontri con gli esponenti del mondo accademico, della giurisdizione e della stampa. Tra i punti discussi c’è il limite all’uso dei Trojan ai casi di mafia e terrorismo.
A cura di Annalisa Cangemi
53 CONDIVISIONI
Immagine

Nel campo delle intercettazioni potrebbero cambiare alcune regole. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando già da questa mattina ha fissato alcuni incontri con esponenti del mondo accademico e della comunicazione per discutere della bozza di decreto legislativo che è stata diffusa nei giorni scorsi alle procure. Questa mattina ha convocato i rappresentanti dell'Unione camere penali, mentre domani 12 settembre vedrà i rappresentanti dell'Associazione nazionale magistrati. La Fsni, la Federazione nazionale della Stampa, non è ancora certa di partecipare alle consultazioni: "Ad oggi – dichiara Raffaele Lorusso, segretario della Federazione nazionale della Stampa – Siamo intenzionati a non andare, a meno che non ci siano aperture sulla questione delle querele temerarie". Lo scopo degli incontri è quello di discutere i punti elencati nello schema di decreto legislativo recante "Disposizioni in materia di intercettazione di conversazioni o comunicazioni", che attuta la delega della legge 103 del 23 giugno 2017.

I punti della bozza di decreto sulle intercettazioni

La parte saliente della bozza è una frase dell'articolo 3, che recita: "È fatto divieto di riproduzione integrale nella richiesta (del pm ndr) delle comunicazioni e conversazioni intercettate, ed p consentito soltanto il richiamo al loro contenuto". Per quanto riguarda le modifiche del codice penale, è assolutamente proibita la diffusione di riprese audiovisive e registrazioni di comunicazioni effettuate in modo fraudolento. E ciò significa che riprendere o registrare le conversazioni di qualcuno, per recare danno alla sua reputazione, è punibile fino a 4 anni: basta la querela della persona offesa. Gli unici casi in cui sono permesse le intercettazioni a insaputa di un individuo sono quelli in cui l'utilizzo delle registrazioni è autorizzato da un procedimento giudiziario o amministrativo.

Anche al codice di procedura penale sono apportate alcuni cambiamenti. All'articolo 268, dopo il comma 2, vengono aggiunti due commi: sono vietate le trascrizioni, anche sommarie, di comunicazioni che non hanno rilevanza ai fini delle indagini. Nel verbale delle operazioni di intercettazione possono essere inserite solo la data, l'ora e il dispositivo su cui è avvenuta la registrazione. Solo il pm può autorizzare la trascrizione delle conversazioni se ne valuta la rilevanza ai fini di prova.

Tutti i verbali e le registrazioni vengono custodite integralmente in un apposito archivio del pubblico ministero che ha gestito e ordinato le intercettazioni, comprese quegli atti che il giudice riterrà non rilevanti o inutilizzabili. L'archivio è tenuto sotto sorveglianza del procuratore della Repubblica. Oltre agli ausiliari autorizzati dal pm, nella stanza potranno accedere i giudice e i difensori, e ogni accesso verrà annotato. Del materiale in archivio gli avvocati non possono ottenere delle copie delle registrazioni o degli atti, ma possono soltanto consultarle. È espressamente indicato poi che anche nell'ordinanza del tribunale non si potranno riportare le conversazioni intercettate, ma sarà possibile scrivere un richiamo al loro contenuto.

Un' importanete novità è quella relativa all'uso di trojan, i captatori informatici che possono leggere il contenuto dei cellulari: con la riforma di Orlando si potranno utilizzare solo nei casi più gravi, cioè mafia e terrorismo. In tutti gli altri casi il magistrato dovrà specificare "Le ragioni che rendono necessaria tale modalità per lo svolgimento delle indagini, nonché i luoghi e il tempo in relazione ai quali è consentita l'attivazione del microfono".

Buone notizie infine per la lotta alla corruzione. Sarà infatti possibile durante le indagini effettuare delle intercettazioni: "Quando si tratta di intercettazione di comunicazioni  tra presenti nei luoghi indicati nell'articolo 614 del codice penale, l'intercettazione è consentita anche se non vi è motivo di ritenere che nei luoghi predetti si stia svolgendo l'attività criminosa". 

53 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views