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Cappella palatina di Palermo, una delle chiese più belle al mondo per il Daily Telegraph

Secondo la classifica stilata dal Daily Telegraph è l’unica chiesa italiana tra le più belle al mondo. Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2015, andiamo alla scoperta di questo gioiello dell’architettura arabo-normanno.
A cura di Redazione Cultura
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Il mosaico del Cristo Pantocratore nella Cappella Palatina di Palermo
Il mosaico del Cristo Pantocratore nella Cappella Palatina di Palermo

Nella classifica stilata dal Daily Telegraph delle chiese più belle al mondo c'è solo un'italiana, ed è la Cappella Palatina di Palermo. Il gioiello arabo-normanno del capoluogo siciliano è stata definita una “Sontuosa cappella che, insieme al Palazzo Reale, è ricoperta di mosaici d’oro".

Naturalmente la classifica del Daily Telegraph è destinata a fare discutere per le tante ed eccellenti eccellenti. La prima classificata, in ogni caso, è il santuario di Las Lajas nel comune di Ipiales, nel sud della Colombia. Sul podio anche una chiesa in legno in Norvegia e la chiesa di Betlemme in Iran. La Cappella Palatina di Palermo, in questa speciale classifica, è al quattordicesimo posto assoluto. Non c’è invece la Cappella Sistina, né San Pietro. C’è invece la Hallgrímskirkja in Islanda e la Thorncrown Chapel a Eureka Springs, Arkansas.

Un gioiello arabo-normanno

La Cappella Palatina è una basilica a tre navate presente nel complesso architettonico di Palazzo dei Normanni dedicata a San Pietro apostolo. Le tre navate sono separate da colonne in granito e marmo cipollino a capitelli compositi che sorreggono una struttura di archi ad ogiva. La cupola e il campanile originariamente erano visibili dall'esterno prima di essere inglobate nel Palazzo Reale. I lavori di edificazione della chiesa iniziarono nel 1130 per volere di re Ruggero II di Sicilia e fu consacrata dieci anni dopo come cappella privata della famiglia reale. Un'iscrizione in latino, greco-bizantino e arabo sull'esterno della cappella commemora la costruzione di un horologium nel 1142. Risalgono al 1472 le prime azioni di ripristino di arabeschi e intarsi, manufatti marmorei preesistenti ad opera di Domenico Gagini. Danneggiata dal terremoto del settembre 2002 fu sottoposta a restauri, conclusi nel luglio 2008.

Mosaico del Cristo Pantocratore

La cupola, il transetto e le absidi sono interamente decorate nella parte superiore da mosaici bizantini, tra i più importanti della Sicilia, raffiguranti il Cristo Pantocratore benedicente, l'immagine di maggiore impatto della cappella, gli evangelisti e scene bibliche varie. L'enorme Cristo Pantocratore ha in mano un libro in cui sono scritti i passi del vangelo di Giovanni: "Io sono la luce del mondo, chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.", sia in latino che in greco.

Dal 3 luglio 2015 la Cappella Palatina fa parte del Patrimonio dell'umanità (Unesco) nell'ambito dell'"Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale".

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