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Corruzione, l’allungamento della prescrizione spacca la maggioranza

In Commissione giustizia, Area Popolare e Forza Italia votano no all’intervento sulla ex Cirielli (M5S astenuto, hanno detto sì Pd, Sel e Scelta civica). Il ministro Boschi: “Troveremo l’accordo”.
A cura di Biagio Chiariello
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E’ terminato l'esame, in Commissione Giustizia della Camera, del testo di riforma delle prescrizioni. Si attendono i pareri delle altre commissioni e la prossima settimana verrà votato il mandato ai relatori Stefano Dambruoso (Sc) e Sofia Amoddio (Pd). In Aula il testo arriverà il 16 marzo. Ma al momento è chiara una spaccatura nella maggioranza. Secondo quanto viene riferito, Area Popolare (Ncd-Udc) e Forza Italia hanno  votato contro il testo di riforma, perché contrari alla modifica del governo che alzerebbe fino a 18 anni il tempo in cui si prescrive il reato di corruzione. La modifica era stata approvata in Commissione con il voto favorevole di Pd, Sel e Scelta Civica. Astenuti i grillini. Il Guardasigilli Andrea Orlando: "discuteremo, l'esame del provvedimento è solo all'inizio, ma va salvaguardata una specificità dei termini di prescrizione per i reati di corruzione".

Corruzione, le modifiche del governo sulla prescrizione

Il testo del governo riformula una prima proposta di testo base a firma dei due relatori di maggioranza del provvedimento, Sofia Amoddio (Pd) e Stefano Dambruoso (Sc). Le modifiche riguardavano l'art. 161 del codice penale, in particolare l’innalzamento da un quarto alla metà del tempo da calcolare, in aggiunta al massimo della pena, per arrivare alla prescrizione del reato. Appunto, sarebbero 18 gli anni in cui si prescrive il reato di corruzione. Come spiega anche Repubblica, se prima della legge Severino il reato di corruzione si prescriveva in 7 anni e mezzo e dopo la Severino in 10, se passasse l'insieme di misure allo studio, ci vorrebbero fino a 18 anni perché il reato di corruzione cada in prescrizione.

Il ministro Boschi: troveremo l'accordo

"Stiamo lavorando, con il ministro Orlando, che ho sentito, con la presidente Ferranti e i membri della commissione. La maggioranza ha già individuato un'ipotesi di accordo". Così il ministro Maria Elena Boschi, interpellata alla Camera sulla spaccatura con Ap sulla prescrizione. "Sono molto fiduciosa che si troverà un accordo". La commissione Giustizia della Camera riunita sul testo di riforma della prescrizione "rischia di mandare a casa il Governo Renzi", dice il capogruppo Ncd, Alessandro Pagano. "È irrispettosa del metodo – spiega – noi siamo forza di maggioranza in questa commissione che è ideologizzata". "Se la commissione ha deciso di mandare a casa il governo Renzi se ne prenda atto in nome di una presunta autonomia se ne fregano delle posizioni della maggioranza".

L'astensione di M5S è stata motivata così dal capogruppo in commissione Giustizia Vittorio Ferraresi: "E' un passo avanti ma non sufficiente. La nostra proposta era lo stop della prescrizione con rinvio a giudizio e l'allungamento della metà per tutti i reati presenti nel titolo secondo, quindi anche la concussione oltre la corruzione".

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