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Corruzione, Cantone: “Il 60% dei contratti affidati senza gara”

Secondo il magistrato “anti-corruzione” 6 contratti su 10 vengono stipulati in affidamento diretto e senza ricorrere a gara d’appalto, per un totale del 34,66% dell’importo economico complessivo.
A cura di Davide Falcioni
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Più della metà dei contratti pubblici – il 60% – vengono stipulati in affidamento diretto e senza ricorrere a gara d'appalto, per un totale del 34,66% dell'importo economico complessivo. Non solo, secondo autority anticorruzione guidata dal magistrato Raffaele Cantone metà dei comuni capoluogo ha utilizzato l'affidamento diretto nell'80% dei casi: per Cantone si tratta di una "criticità". I dati, estratti dalla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, si fanno riferimento alle procedure, di importo superiore a 40mila euro, effettuate nei 20 comuni capoluogo di Regione nel periodo 2011 – 2014. A partire dai dati locali è stato estrapolato quello nazionale. Per ogni comune e per ciascuna tipologia contrattuale (lavori, servizi e forniture) è stata calcolata la percentuale di contratti pubblici affidati con procedura negoziata, in termini di numero e di importo, rispetto alla totalità dei contratti pubblici attivati nello stesso periodo.

La procedura negoziata è stata scelta nella gran parte dei comuni capoluogo di regione: secondo l'autority anticorruzione nel quadriennio 2011 2014 quasi la metà delle amministrazioni comunali hanno optato per l'affidamento diretto di oltre l'80% del numero di contratti, in corrispondenza di oltre un terzo della spesa complessiva sostenuta per l'esecuzione di lavori e l'approvvigionamento di beni e servizi. I dati segnalano inoltre un incremento in relazione alla rilevazione effettuata nel quadriennio 2007-2011.

L'Agenzia delle Entrate chiede ai dipendenti: "Segnalateci i casi sospetti di corruzione"

Nel frattempo sul fronte della lotta alla corruzione si segnala l'iniziativa dell'Agenzia delle Entrate: i dipendenti della pubblica amministrazione potranno da ora denunciare – rispettando le regole e con garanzia di essere tutelati – tutte le condotte illecite. Il direttore Rossella Orlandi in una lettera ai dipendenti ha spiegato: "Il messaggio è: noi contro la corruzione". I dipendenti potranno utilizzare mail ad hoc e denunce criptate e in questo modo allertare gli organismi competenti, che successivamente provvederanno a intervenire: "Se intendiamo perseguire davvero la lotta all'illegalità fiscale NOI per primi dobbiamo essere l'emblema della legalità e dell'onestà. il sonno dell'etica non ci è consentito, nemmeno il sentimento d'onestà a intermittenza", scrive la Orlandi, sottolineando ovviamente che le segnalazioni non possono riguardare "rimostranze di carattere personale o richieste che attengono alla disciplina del rapporto di lavoro o ai rapporti con i superiori o altri colleghi".

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