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Correre al mattino: 5 istruzioni per l’uso

Correre al mattino, quando fuori è ancora buio e mentre la città dorme ancora, è un’esperienza da provare. Alcuni consigli su come farlo al meglio.
A cura di Mirko Cafaro
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Correre al mattino, quando fuori è ancora buio e mentre la città dorme ancora, è un'esperienza da provare. Dai, non fate quella faccia: diciamo sul serio. Fatelo una volta senza partire prevenuti e poi ci direte. Vi accorgerete che non è poi un'impresa (così) eccezionale, ma che vi porterà benefici nel corso di tutta la giornata fino a farvi venire voglia di riprovarci. Alcuni ne diventano anche "dipendenti" per la scarica di endorfine che farà cominciare la giornata in maniera lanciata, pieni di energie ed estremamente volitivi. Certo, non sono tutte rose e fiori: se tocca arrivare presto in ufficio, la sveglia non sarà certo delle più agevoli e d'inverno bisogna fare i conti anche con il buio e le temperature piuttosto basse, ma una volta preso il ritmo la strada è tutta in discesa. In effetti sono sufficienti alcuni piccoli accorgimenti per evitare contrattempi e disagi in un momento molto particolare della giornata. Ve li riassumiamo per punti.

1. La sveglia. Sempre meglio evitare traumi. Se sapete di dovervi svegliare presto, meglio provare ad anticipare l'orario in cui andate a dormire. Le ore di sonno devono essere garantite, a prescindere dallo sforzo cui siete attesi. Diversamente il vostro fisico alla lunga non reggerebbe e psicologicamente sarete più propensi a mollare.

2. L'alimentazione. Uscire a digiuno o meglio mettere qualcosa sotto i denti? Fermo restando che non c'è una regola universale e ideale per tutti, se doveste aver bisogno di assumere qualcosa appena svegli il principio generale è di evitare colazioni con alimenti grassi (niente latte o biscotti contenenti burro, per esempio); se lo preferite potreste optare per un caffè, oppure per un succo di frutta o un frutto non fibroso. La colazione lasciatela per dopo, come premio per l'attività fatta, partendo dal presupposto che si può correre anche a digiuno, magari creando una base di carboidrati – sotto forma di scorte – dalla sera prima. L'allenamento, peraltro, attiverà il vostro metabolismo per tutto il resto della giornata: vi sentirete voraci, ma avrete già bruciato parecchio e continuerete a farlo.

3. L'abbigliamento. A prescindere dalla stagione, al mattino le temperature sono sempre più basse e quindi converrà prestare maggiore attenzione ai capi che indossiamo. Un suggerimento è di preparare il vestiario dal giorno prima, così da non dover procedere tastoni appena svegli, col rischio di dimenticarsi qualche pezzo.

4. L'allenamento. Al mattino i ritmi circadiani sono più lenti, quindi meglio evitare allenamenti sulla velocità. Le prime luci dell'alba sono il momento ideale per sedute di lunghi lenti, in modo da far risvegliare gradualmente il proprio corpo godersi il fresco, l'alba, lo scenario circostante anche se siete in città. Questo non vuol dire che non si possa pensare di fare sedute brevi e intense, partendo però dal presupposto di non chiedere troppo al nostro corpo che andrà per forza di cose 4-5 secondi più lento del solito.

5. Il rientro a casa. Gustatevi una buona colazione, mescolando adeguatamente proteine e carboidrati, reintegrate i liquidi e godetevi quella sensazione di adrenalina che vi porterete dietro per buona parte della giornata. E pazienza se nel primo pomeriggio comincerete ad avvertire un po' di fatica, ne sarà valsa la pena.

photo credit: San Diego Shooter via photopin cc

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