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Le corna di un poliziotto sulle vittime della strage di Viareggio

L’episodio è avvenuto 3 giorni fa davanti a Montecitorio: alcuni manifestanti delle vittime della strage stavano tenendo un sit in, rivendicando “Verità, giustizia e sicurezza per Viareggio”.
A cura di Davide Falcioni
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Un gravissimo episodio si è verificato tre giorni fa davanti a Montecitorio, nel corso di una manifestazione indetta da cittadini e associazioni che stavano tentando di sollevare l'attenzione della politica su alcune priorità: il fondo per le vittime dell’amianto, la messa in sicurezza e bonifica delle aree inquinate e l'estensione dei benefici previdenziali a coloro che non hanno fatto in tempo a presentare la domanda. Al presidio partecipavano anche alcuni familiari delle vitime della tragedia di Viareggio, che hanno mostrato degli striscioni raffiguranti i volti delle 32 vittime del disastro ferroviario in uno spazio non autorizzato, con lo slogan "Verità, giustizia e sicurezza per Viareggio".

Ebbene, non si è fatto attendere l'intervento dei poliziotti, che hanno prontamente allontanato i manifestanti dall'area non autorizzata. Uno di loro, nell'accompagnarli altrove, ha fatto le corna alla nonna di due bambini di 3 e 5 anni morti carbonizzati quel 29 giugno. Ebbene, a seguito dell'episodio una donna del collettivo dei parenti delle vittime della strage ha inviato al quotidiano Lucca Città una lettera carica di rabbia e indignazione, che riportiamo integralmente, nella speranza che si faccia chiarezza e che gli operatori delle forze dell'ordine rispettino il dolore di centinaia di persone:

"Ieri 8 ottobre eravamo a Roma in P.zza Montecitorio a solidarizzare con l'Associazione esposti all'amianto. Siamo stati ancora una volta "aggrediti" dai poliziotti, ci hanno messo" le mani addosso" e spostate di peso soltanto perché ci stavamo preparando ad aprire i nostri due striscioni di sempre: i 32 volti dei nostri cari e "Verità, giustizia e sicurezza" per Viareggio. Forse siamo entrati dalla parte sbagliata della piazza, scusateci, non siamo pratici di Roma! Purtroppo, ormai così la Polizia accoglie da 4 anni i familiari delle Vittime della strage di Viareggio, sempre così. Ricordiamo quando ci fu l'inaugurazione di Roma Tiburtina, fummo "caricati" dai poliziotti in tenuta antisommossa e "fummo puntati" con gli idranti da quattro cellulari oltre che essere scortati fino all'autostrada; a maggio, per i funerali dei 9 lavoratori del porto di Genova, prima che aprissimo lo striscione fummo aggrediti e volevano che non si aprisse niente, si pararono davanti per non farli vedere. Ieri, invece, a due donne hanno messo le mani addosso e spostate di peso, ci hanno strappato di mano i nostri cari, erano solo i visi dei nostri 32 amori che non ci sono più! Ma ieri hanno raggiunto il disgusto totale: un poliziotto ha fatto le corna ad una mamma e nonna di due bambini di 3 e 5 anni morti bruciati quel 29 giugno!!!

Vogliamo sapere il nome di quel "signore" poliziotto perché, nella nostra lista delle offese che stiamo subendo da 4 anni, questa è una novità, ancora nessuno ci aveva fatto le corna, quindi è fondamentale sapere il nome di questo primo, vincerà un premio!
Povera illusa, io che credevo che la Polizia ci tutelasse e mandasse in galera i delinquenti!
Vogliamo che tutti sappiano e vedano.
Chiedo alla senatrice Granaiola, da sempre accanto a noi, all'onorevole Mariani che ieri è venuta giù dal "palazzo" ed è stata un po' con noi, che intervengano in qualche modo.
Noi vogliamo sapere chi è quel "diligente" poliziotto che fa le corna ad una mamma-nonna!
E' disgustoso, è insopportabile, è vergognoso!
In che mani siamo? Questi ci dovrebbero difendere? No, grazie

Daniela Rombi – Collettivo 29 giugno

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