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Corea del Nord, Washington: “Pronti a tutto”. È scontro con Cina e Russia

Duro faccia a faccia tra le tre potenze durante la riunione d’emergenza all’Onu sulla crisi Coreana. Washington propone nuove sanzioni ma dopo il No di Pechino e Mosca minaccia di far saltare ogni accordo commerciale.
A cura di Antonio Palma
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Dopo l'ultimo test missilistico del regime di Pyongyang con il lancio di un missile intercontinentale capace di arrivare anche negli Stati Uniti, è tensione massima tra le potenze mondiali sulla questione nord coreana. Durante la riunione d'emergenza all’Onu richiesta da Washington, infatti, è andato in scena uno scontro senza mezzi termini tra  Usa, Cina e Russia sulle nuove sanzioni da applicare alla Corea del Nord. L'ambasciatrice Usa al Palazzo di Vetro, Nikki Haley, infatti dopo la posposta di un nuovo pacchetto di sanzioni contro Pyongyang ha annunciato che l'amministrazione americana è pronta a tutto per risolvere la questione.

"Oggi è un giorno buio, perché le azioni della Corea del Nord hanno reso il mondo un posto più pericoloso. Il lancio di un missile intercontinentale da parte della Nord Corea è una chiara escalation militare che sta chiudendo rapidamente la possibilità di una soluzione diplomatica", ha dichiarato Haley, sottolineando che gli Usa "sono pronti a usare qualsiasi mezzo" per affrontare questa minaccia, compresa la "forza militare".  "Non ripeteremo l'approccio inadeguato del passato che ci ha portato a questo giorno buio" ha ribadito l'ambasciatrice.  Una presa di posizione che però ha scatenato un nuovo scontro con la Russia e con la Cina.

"Condividiamo la preoccupazione di una escalation nella penisola coreana ma siamo contrari a qualsiasi affermazione o azione che porti ad una escalation e la possibilità dell'uso della forza militare deve essere esclusa" hanno ribadito i rappresentanti di Mosca e Pechino che hanno anche escluso nuove sanzioni perché "i tentativi di strangolare economicamente la Corea del Nord sono inaccettabili e non risolvono i problemi".

Ai due interventi l'ambasciatrice Usa ha risposto in toni durissimi: "Se la Russia non vuole sostenere misure più severe contro Pyongyang deve mettere il veto alla bozza di risoluzione" che sarà presentata nei prossimi giorni. Ma in questo caso, gli Stati Uniti "andranno per la loro strada". Attacco diretto anche contro la Cina accusata di avere "traffici economici con Pyongyang che violano le sanzioni Onu" che mettono a rischio anche ii suoi rapporti commerciali con gli Stati Uniti.

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