6 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Corea del Nord rilascia studente Usa condannato a 15 anni di lavori forzati: “È in coma”

Otto Frederick Warmbier era stato accusato dal regime di “crimini contro lo Stato” per aver cercato di rubare un manifesto di propaganda attaccato al muro dell’albergo dove alloggiava a Pyongyang.
A cura di Antonio Palma
6 CONDIVISIONI
Immagine

Con un annuncio a sorpresa la Corea del Nord ha comunicato di aver rilasciato uno dei cittadini statunitensi arrestato nel Paese e detenuto in carcere: lo studente 22enne Otto Frederick Warmbier. Una notizia purtroppo solo in parte positiva visto che l'uomo, detenuto in Corea del Nord per 17 mesi dopo un condanna a 15 anni di lavori forzati, è in gravissime condizioni di salute. La notizia del rilascio è stata confermata dal segretario di stato Usa Rex Tillerson il quale ha aggiunto che il giovane è già sulla strada del ritorno a casa e che l’arrivo in patria è previsto per questa sera.

Secondo il Washington Post, lo studente sarebbe in coma già da un anno, cioè da poco dopo la sua ultima apparizione pubblica durante il processo a Pyongyang nel marzo del 2016 che lo ha visto condannato per "crimini contro lo Stato" perché aveva tentato di portare via materiale di propaganda del regime durante un viaggio turistico. A confermalo sarebbero stati gli stessi parenti anche se Tillerson si è rifiutato di entrare nel dettaglio.  Secondo le autorità nordcoreane la condizione medica del giovane sarebbe colpa della somministrazione di una pillola per il sonno poco dopo un attacco di botulismo. Una pillola dalla quale Warmbier non si sarebbe  più svegliato.

Otto Warmbier,  originario di Cincinnati e studente dell’Università della Virginia era stato arrestato nel gennaio del 2016 mentre si trovava in visita a Pyongyang nell'ambito di un viaggio organizzato da un’agenzia di viaggi cinese autorizzata dal regime nordcoreano. Era stato prelevato mentre stava per imbarcarsi sull’aereo che lo avrebbe riportato a casa e accusato di crimini contro lo stato dopo che alcune telecamere di sicurezza dell’albergo in cui era ospitato lo avevano ripreso mentre staccava un manifesto di propaganda del partito comunista nordcoreano da una parete.

Il 22enne era stato poi esibito alla stampa durante una conferenza stampa nella quale aveva confessato la sua colpa, probabilmente estorta come le successive dichiarazioni che parlano addirittura di un piano orchestrato col coinvolgimento diretto della Cia con l'obiettivo di screditare e "insultare nel nome dell'Occidente" la Corea del Nord.  La sua condanna era stata una delle più pesanti contro un cittadino americano. In mano al regime infatti vi sono ancora altri statunitensi spesso usati per cercare di avviare negoziati politici con Washington. A questo proposito lo stesso Tillerson ha spiegato che l’amministrazione Trump sta trattando il rilascio di altri tre cittadini statunitensi detenuti nelle prigioni di Pyongyang.

6 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views