Corea del Nord, Kim Jong Un promette: “Useremo armi nucleari solo se attaccati”
La Corea del Nord non userà mai armi nucleari a meno che non sia attaccata. Dopo anni di minacce, dopo aver allarmato i leader di tutto il mondo con imponenti esercitazioni militari, il leader di Pyongyang Kim Jong-un indossa i panni del moderato e prova a rassicurare la comunità internazionale. Intervenuto in occasione del congresso del Partito dei lavoratori nordcoreano, che si è aperto venerdì, il presidente ha difeso la sua politica economica e militare spiegando di averla attuata per la crescita e il benessere del paese. "La nostra Repubblica – ha detto Kim Jong Un – non utilizzerà armi nucleari a meno che la sua sovranità non sia violata da forze ostili e aggressive che utilizzano armi nucleari". Il capo di stato ha assicurato che il suo Paese intende "fedelmente adempiere ai propri obblighi di non proliferazione (nucleare ndr) e lottare per la denuclearizzazione globale", chiarendo tuttavia che Pyongyang non abbandonerà la sua politica di sviluppo nucleare ed economico adottata nel 2013.
Il leader nordcoreano ha assicurato di voler cercare di "migliorare e normalizzare" le relazioni con i paesi considerati ostili a partire dagli Stati Uniti, le cui ruppe sono state invitate a lasciare la Corea del Sud e a terminare le esercitazioni militari congiunte annuali, considerate una prova di invasione. Per quanto concerne i rapporti tra le due Coree, Kim ha offerto di tenere colloqui tra i due Paesi, nel tentativo di alleviare la tensione regionale: "Colloqui militari contribuirebbero ad eliminare i rischi di conflitto lungo il confine e ad alleviare la tensione. Le due parti devono rispettarsi a vicenda e unire le forze come partner per aprire un nuovo capitolo che possa promuovere un movimento verso l’unificazione della penisola, ora divisa".
