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«Coppie Gay? San Valentino benedirebbe tutti»: parola di vescovo

Giuseppe Piemontese, arcivescovo di Terni, non ha dubbi «San Valentino benedirebbe tutti» dice. E sul battesimo di bambini di una coppia omosessuale dice «Non esiterei a battezzare il bambino». Nel giorno di san Valentino, anche dalla Chiesa, si torna a parlare d’amore.
A cura di Giulio Cavalli
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Niente Family Day, niente colori arcobaleno o imperativi: questa volta l'invito a non voler vincolare l'amore arriva direttamente da Assisi, terra di San Francesco, proprio dalle pagine del giornale dei frati francescani in cui a prendere posizione è Giuseppe Piemontese, frate minore e arcivescovo della città di Terni. E questa volta da un importante membro della Chiesa arriva un messaggio netto, chiaro che non lascia spazio alle strumentalizzazioni.

"San Valentino benedice tutte le persone, santi e peccatori, perché possano giungere ad assaporare la pienezza dell’amore che viene da Dio e che ci è stato rivelato da Gesù" ha dichiarato don Giuseppe, intervenendo a gamba tesa contro chi in questi ultimi giorni ha pensato di ergersi a giudice dell'amore degli altri. «L'amore è un cammino» ha spiegato il vescovo che, tra l'altro, ha voluto chiarire il proprio pensiero sulla ‘polemica' che nei giorni scorsi ha investito la vicina diocesi di Empoli dove un parroco ha deciso di battezzare tre gemelli di una coppia dello stesso sesso.

Nell'intervista l'arcivescovo alla domanda se battezzerebbe i figli di una coppia gay ha risposto: «I bambini vengono battezzati nella fede della Chiesa e nella fede dei genitori. Se questi sono credenti, o almeno si sforzano di esserlo, e chiedono il battesimo della Chiesa cattolica non esiterei a battezzare il bambino». Parole importanti che arrivano proprio mentre altri pezzi di Chiesa (come il cardinale Bagnasco) stanno cercando di influenzare il dibattito non solo dal punto di vista etico ma, addirittura, pretendendo di condizionarne i meccanismi politici. Mentre Bagnasco e compagnia cantante vorrebbero decidere le modalità di voto sul DDL Cirinnà (parlando di voto segreto in Parlamento per "esercitare la propria coscienza") finalmente qualcuno, come don Giuseppe Piemontese torna a centrare il tema: l'amore.

E allora viene da pensare che, chissà, un giorno si avveri l'idea scritta da Tommaso Giartosio nel suo "Perché non possiamo non dirci" (2004): "Si può sperare che l'omofobia diventi questo: un repertorio di innocui stereotipi che pochi imbecilli prendono sul serio, mentre tutti gli altri ci giocano".

Appunto. Buon San Valentino.

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Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Collaboro dal 2013 con Fanpage.it, curando le rubriche "Le uova nel paniere" e "L'eroe del giorno" e realizzando il format video "RadioMafiopoli". Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.
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