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Coppia musulmana vuole sposarsi a Rapallo, sindaco dice no alla rimozione del crocifisso

“Le radici non si toccano, il crocifisso neppure”: è quanto avrebbe detto il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco a una coppia che si è rivolta agli uffici del Comune con l’intenzione di celebrare il rito civile del matrimonio.
A cura di S. P.
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Una coppia di fede islamica chiede di sposarsi con rito civile in Comune e, per il giorno del loro matrimonio, di togliere il crocifisso dalla sala del consiglio comunale. Ma il sindaco rispedisce la richiesta ai mittenti. “Le radici non si toccano, il crocifisso neppure”, avrebbe fatto sapere alla coppia. È accaduto a Rapallo, in provincia di Genova, e a dire no ai due musulmani – lei di origini rapallese, lui albanese ed entrambi residenti in Francia – è stato il sindaco Carlo Bagnasco. È il Secolo XIX a raccontato quanto accaduto e altri quotidiani locali dicono che il sindaco sarebbe stato travolto da una pioggia di complimenti per la decisione presa. Per il primo cittadino di Rapallo il simbolo per antonomasia del cristianesimo non si tocca neppure se collocato in uno spazio concesso per la celebrazione dei matrimoni civili.

Era stata la madre della sposa, durante il sopralluogo con il personale del Comune, a chiedere di spostare il crocifisso. Ma la risposta, appunto, è stata no. “Nella sala ci sono anche affreschi religiosi. Cosa facciamo, togliamo tutto? – ha detto Filippo Lasinio, vice di Bagnasco – Noi, dal canto nostro, ci siamo detto disponibili a una celebrazione in un’altra stanza del Comune. Anche quella del sindaco, nel caso. Gratuitamente”. Per la mamma della giovane musulmana il punto è però un altro: avevano chiesto la celebrazione di un matrimonio civile per cui era giusto, dal canto loro, togliere simboli religiosi. Le altre location proposte dal Comune sarebbero state rifiutate dalla coppia di sposi.

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