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Coppelia torna al Teatro di San Carlo di Napoli con il Dottor Coppelius di Luigi Bonino

Dopo sette anni torna la Coppelia di Roland Petit al Teatro di San Carlo di Napoli, in scena dal 31 marzo al 12 aprile per sei recite con Anbeta Toromani ed Alessandro Macario.
A cura di Massimiliano Craus
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Luigi Bonino - Coppelia, ph. Björn Hickmann
Luigi Bonino – Coppelia, ph. Björn Hickmann

Al Teatro di San Carlo di Napoli torna Coppelia, balletto pantomimico in tre atti di grande successo rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1870, con le coreografie di Arthur Saint-Leon e le musiche di Lèo Delibes. Quell'anno segnò la svolta dell'intera storia del balletto, indissolubilmente legata alle sorti della guerra franco-prussiana vinta da Bismark nella città di Sedan. Da quel giorno sorse la moderna Germania e la ritirata delle truppe di Napoleone III coincise con le fiamme di Parigi. Il mondo del balletto visse un esodo senza precedenti alla volta della ricca Russia, destinazione San Pietroburgo e Mosca. E Coppelia fu l'ultimo atto della danza alla francese, peraltro arricchito per la prima volta dall'uso di automi in scena, con bambole e giocattoli protagonisti sul palcoscenico, ripresi in seguito negli altri titoli Lo Schiaccianoci, Petruska e La bottega fantastica su tutti. In ricordo di questi automi, ovviamente in occasione delle rappresentazioni di questi giorni napoletani di Coppelia, al Teatro di San Carlo è stato istituito un percorso museale dedicato alla storia del giocattolo proponendo la Collezione di bambole del Museo del Giocattolo dell'Università Suor Orsola Benincasa. La mostra temporanea, visitabile tutti i giorni fino al 30 aprile, è a cura dell'architetto Lucio Turchetta, con la collaborazione del professor Vincenzo Capuano, coadiuvati dagli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.

La Coppelia di Arthur Saint-Leon e Lèo Delibes

Luigi Bonino - Coppelia, ph. Luciano Romano
Luigi Bonino – Coppelia, ph. Luciano Romano

Il libretto originale di Charles Nuitter ed Arthur Saint-Leon vede i protagonisti Swanilda e Frantz amoreggiare serenamente fin quando lui, insieme a tutti gli altri ragazzi del villaggio, si innamora perdutamente e segretamente di Coppelia, affascinante ragazza sempre affacciata al balcone di casa Coppelius. Gelosa della sconosciuta adolescente, Swanilda decide di intrufolarsi con le amiche nella casa-laboratorio del dottor Coppelius scoprendo un mondo di giocattoli e vestendosi degli abiti delle bambole più belle. Tra queste Coppelia. In un secondo momento l'invaghito Frantz cerca di incontrare la misteriosa ragazza-bambola Coppelia nel laboratorio, incrociando il dottore che decide di addormentare il malcapitato protagonista per rubargli l'anima da destinare alla sua Coppelia. Swanilda, nel frattempo abbigliata alla Coppelia, esegue gli ordini coreutici impartiti dal dottor Coppelius e se ne prende gioco per salvare il suo amato Frantz, fino a quando decidono tutti insieme di svelare l'inganno e fuggire via. Giusto in tempo per passare alle nozze di Swanilda e Franz in barba agli improbabili desideri del Coppelius di Roland Petit e Luigi Bonino.

La Coppelia di Roland Petit ripresa da Luigi Bonino

Coppelia, ph. Francesco Squeglia
Coppelia, ph. Francesco Squeglia

Coppelia, elaborata da Roland Petit, è una reinvenzione di quella originale. In questa edizione il vero protagonista è il dottor Coppelius, non più un goffo e vecchio stregone che i ragazzi del paese sbeffeggiano, ma un elegante viveur che si costruisce una bambola identica a Swanilda perché egli stesso ne è perdutamente innamorato. Al chiuso, tra le mura della sua casa-laboratorio, vive con lei una patetica storia d'amore: trasportandola tra le sue braccia, egli conversa, mangia, brinda e danza con Coppelia. Il Teatro di San Carlo ha visto sei repliche di questa Coppelia nell’ottobre 1977 con il Ballet de Marseille di Roland Petit, in cui lo stesso coreografo sosteneva la parte di Coppelius. La coreografia di Roland Petit è stata poi ripresa da Luigi Bonino sempre al Teatro di San Carlo per le prossime sei recite, con la direzione di David Garorth in una produzione impreziosita dalle scene e i costumi di Ezio Frigerio e dalle luci di Jean Michel Desiré. Si alterneranno nel ruolo del protagonista, il Dottor Coppelius, lo stesso Luigi Bonino insieme a Massimo Sorrentino (12 aprile); la bella Swanilda sarà interpretata da Anbeta Toromani (31 marzo, 6 aprile ore 17), Ksenia Ryzhkova (5, 6 aprile ore 21, 7 aprile) e Luisa Ieluzzi (12 aprile), mentre Alessandro Macario (31 marzo, 6 aprile ore 17), Dimitrij Sobolevskij (5, 6 aprile ore  21, 7 aprile) e Alessandro Staiano (12 aprile) danzeranno il ruolo di Frantz.

Museo sulla storia del giocattolo visitabile al Teatro di San Carlo fino al 30 aprile
Museo sulla storia del giocattolo visitabile al Teatro di San Carlo fino al 30 aprile
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