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Conte invia 20 water in segno di protesta: Franceschini, Zaia e Sgarbi tra i destinatari

La clamorosa protesta del nobile Leonardo Emo, ex proprietario della palladiana Villa Emo di Fanzolo, a Vedelago, contro la decisione di un istituto di credito di non restituirgli l’archivio privato della sua famiglia.
A cura di Redazione Cultura
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Villa Emo di Fanzolo di Vedelago
Villa Emo di Fanzolo di Vedelago

Il regalo speciale è arrivato via corriere. Venti ceramiche da bagno, definite all'inglese water del wc, sono state consegnati con uno speciale corriere espresso ad altrettanti destinatari. Tutti nomi eccellenti del mondo culturale, politico ed economico nazionale. Tra i nomi vip spiccano il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, ma anche il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e l'esperto d'arte Vittorio Sgarbi. Tutti personaggi che, secondo il Conte Emo, ex proprietario della palladiana villa Emo di Fanzolo di Vedelago, in provincia di Treviso, meritavano l'originale cadeaux, dal significato metaforico abbastanza chiaro.

La protesta del conte Leonardo Emo, a ci seguita l'ironico invio dei venti water, è dovuta alla volontà dello stesso di opporsi alla decisione della Banca di Credito Cooperativo (Bcc) di restituirgli l'archivio privato della famiglia Emo Capodilista conservato dall'istituto di credito sin dal passaggio di proprietà della villa della famiglia Emo alla banca stessa.  Tale decisione, per il Conte, è un segnale della scarsa attenzione verso la villa Patrimonio dell'Umanità.

Anche il presidente della Bcc, Piero Pignata, naturalmente figura tra i destinatari delle ironiche ceramiche. Così come il sindaco del paese in cui la villa palladiana si trova, il sindaco Cristina Andretta, ma come già riferito anche il ministro Dario Franceschini e il critico Vittorio Sgarbi.

Villa Emo, patrimonio dell'umanità

Villa Emo è una villa veneta realizzata nei pressi di Fanzolo, a Vedelago, in provincia di Treviso, dall'architetto Andrea Palladio. L'opera, costruita a partire dal 1558, fu commissionata dalla famiglia Emo di Venezia, famiglia di cui è rimasta nelle disponibilità fino al 2004. È una delle più compiute ville palladiane, costruita quando Palladio realizzava edifici simili già da vent'anni. Dal 1996 è stata inserita dall'UNESCO nella lista dei patrimoni dell'umanità, assieme alle altre ville palladiane del Veneto e a Vicenza "città del Palladio".

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