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Conegliano, tragedia sul lavoro: operaio trafitto e ucciso da una scheggia di legno

L’episodio è avvenuto nello stabilimento già colpito ad aprile da un devastante incendio. La vittima è Dino Corocher, lascia moglie e un figlio. L’azienda, che aveva riaperto solo da pochi giorni, chiusa per lutto.
A cura di Biagio Chiariello
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Dramma sul lavoro all'interno dello stabilimento di produzione di botti della "Garbellotto" di Conegliano Veneto, azienda già duramente colpita ad aprile da un devastante incendio. Dino Corocher, 49enne, tecnico del legno e capo-piazzale, è rimasto vittima di una tragica fatalità: colpito al collo da una scaglia di legno partita accidentalmente da una macchina refilatrice. Per l'operaio non c’è stato nulla da fare: troppo grave la ferita e l'emorragia, nonostante i soccorsi del Suem 118 siano stati tempestivi: sul posto è giunta un’ambulanza e un’automedica. Purtroppo era già troppo tardi. Sull'episodio, avvenuto sul retro del capannone alle 8.45 circa, indagano ora carabinieri di Conegliano e il nucleo Spisal dell'Ulss 2. Oggi l’azienda, che aveva ripreso da poco la produzione dopo quanto avvenuto poco più di tre mesi fa, è rimasta chiusa per lutto. Dino lascia la moglie Morena e il figlio Cristian.

Il cordoglio dell'azienda

 Dino Corocher, tecnico del legno e capo-piazzale, uno dei più bravi e affezionati collaboratori della Garbellotto, è rimasto vittima di una tragica fatalità, un incidente che ne ha causato il decesso. Dino, alla Garbellotto da 30 anni, era arrivato ragazzo e si era formato prima tecnico del legno, poi capo-reparto e infine capo piazzale. Una persona di assoluta fiducia e capacità. Proprio per questo era divenuto capo-piazzale e spesso veniva inviato anche all’estero per verificare la qualità del legname da acquistare. “Siamo profondamenti colpiti dalla tragedia -commentano i tre fratelli Garbellotto- Siamo affezionati a Dino, come a tutti i nostri collaboratori, per noi era una colonna portante dell’azienda, proprio lui da ragazzi ci aveva insegnato le basi per riconoscere la qualità del legno.” Tutta la Garbellotto (titolari, dirigenti, impiegati e tecnici) sono e saranno sempre vicini alla moglie Morena, al figlio Cristian e ai famigliari di Dino.

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