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Omicidio Curina, il killer condannato all’ergastolo evaso dal carcere di Livorno

“Delitto del catamarano”: Filippo De Cristofaro è scappato dopo un permesso premio. Aveva già tentato la fuga nel 2007 con la stessa dinamica.
A cura di A. P.
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Filippo De Cristofaro, condannato all'ergastolo per l'omicidio della skipper pesarese Annarita Curina avvenuto nel 1988, è evaso dal carcere di Porto Azzurro, a Livorno. Secondo quanto si è appreso, l'uomo sarebbe scappato durante un permesso premio ottenuto dall'amministrazione penitenziaria non presentandosi in carcere alla scadenza del permesso. Dopo l'allarme evasione sono subito scattate le ricerche da parte delle forze dell'ordine. De Cristofaro non è nuovo a simili fughe visto che era già evaso in passato in un situazione analoga nel 2007, quando era detenuto nel carcere milanese di Opera. Anche allora l'ergastolano non aveva fatto ritorno nel carcere dopo un permesso premio. In quell'occasione però fu rintracciato circa un mese dopo dalle forze di polizia grazie ad un mandato di cattura internazionale. L'uomo infatti venne rintracciato nei Paesi Bassi, a Utrecht, città della Beyer, il suo grande amore che nel frattempo si è ricostruita una vita.

L'omicidio Curina e la storia di Filippo De Cristofaro

riempì le pagine dei giornali per mesi. Il cosiddetto "giallo del Catamarano" ebbe inizio nell'estate del 1988 quando De Cristofaro e la Beyer affittarono il catamarano della skipper Curina per le vacanze, ma il vero piano dei due amanti era di impadronirsi dell'imbarcazione per poi fuggire in Polinesia. Il cadavere della skipper venne ripescato il 28 luglio dello stesso anno al largo di Senigallia, mentre De Cristofaro e l'olandese insieme ad un amico furono rintracciati dalla polizia in Tunisia, mentre tentavano di fuggire.

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