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Condannato a 22 mesi di carcere, Vannoni continua a somministrare Stamina in Georgia

In un servizio esclusivo realizzato dalla giornalista di La7 Flavia Filippi, viene alla luce l’attività parallela condotta da Davide Vannoni in Georgia. Il professore universitario, nonostante la condanna a 22 mesi di carcere, pena sospesa, continua dunque a operare all’estero e a praticare le infusioni di staminali a pazienti che da tutto il mondo giungono nella sua clinica per provare la terapia alternativa Stamina.
A cura di Charlotte Matteini
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Davide Vannoni, l'inventore del controverso metodo Stamina portato alla ribalta da un vecchio servizio di Giulio Golia de Le Iene, continua a operare all'estero, nonostante in Italia sia stato condannato a un anno e dieci mesi di carcere in patteggiamento per associazione a delinquere, esercizio abusivo della professione medica e somministrazione di farmaci difettosi, pena in sospensione condizionale. Stando però alle testimonianze raccolte dalla giornalista del Tg La7  Flavia Filippi, andate in onda durante l'edizione delle 20 del 24 ottobre 2016, Davide Vannoni continuerebbe a operare con le staminali in Georgia, per la precisione nella capitale Tbilisi. Nonostante quindi la condanna in patteggiamento prevedesse per Vannoni l'assoluta impossibilità di proseguire con le somministrazioni del trattamento Stamina sia in Italia che all'estero pena la decadenza della sospensione della pena, si scopre dunque che il professore di psicologia procede con l'applicazione del suo protocollo e che esistono malati che da tutto il mondo viaggiano verso la Georgia per sottoporsi alle infusioni di Stamina.

Nel servizio di Filippi viene raccontata la storia di un uomo, Andrea Zicchieri, 52 anni, originario di Terracina e da quattro anni malato di Sclerosi laterale amiotrofica, che ha dichiarato ai microfoni di La7 di essersi recato a Tbilisi per sottoporsi al trattamento, effettuato due volte nel mese di luglio e un'ultima volta lo scorso settembre. Zicchieri ha raccontato di aver raggiunto Vannoni via Facebook e sempre attraverso Facebook si è accordato con lui e ha fissato gli incontri in Georgia, dove Vannoni risulta operare a pieno regime. Nel mese di maggio 2016 il fratello di Andrea è andato in Georgia per donare il midollo osseo da cui poi Vannoni avrebbe dovuto ricavare le cellule staminali per effettuare le infusioni. Per un ciclo da 3 infusioni totali, che Zicchieri sostiene non abbia provocato alcun effetto benefico e non abbiano minimamente attenuato i sintomi della Sclerosi laterale, ha bonificato alla "Big Tech" per “pagamento servizi medici e biologici” in tutto 18mila euro, mentre se avesse voluto effettuare il ciclo da 5 trattamenti, il prezzo da pagare sarebbe stato pari a 27mila euro.

"Mi ha sempre promesso che ci sarebbero stati dei risultati, invece a oggi – a distanza di tre mesi – i risultati non ci sono stati. Ancora oggi lo sento regolarmente e lui dice che tra tutti i pazienti che ha avuto solo in una piccola percentuale non ha funzionato. Io ho parlato anche con altri malati di SLA e in nessuno di loro ha avuto successo", ha raccontato Andrea Zicchieri ai microfoni del Tg La7. Zicchieri ha inoltre mostrato una discussione Facebook in cui Vannoni, alle proteste del paziente che faceva notare che il trattamento non stava funzionando, ha risposto sostenendo: "Andrea non è questo il modo di relazionarsi Se su di te non dovesse avere effetto non è che puoi incolpare gli altri come se fossero la causa della tua malattia".

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