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Concorso scuola in Puglia, 487 cattedre libere ma ben 258 bocciati: “Prof traditi dal pc”

Più bocciature che promozioni in Puglia nel concorsone della scuola, soprattutto sulle classi dell’infanzia e della primaria. Molti candidati avevano difficoltà a svolgere la prova al computer.
A cura di Susanna Picone
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Seicento aspiranti docenti di italiano per medie e superiori e 487 cattedre a disposizione. Solo in 229, nemmeno la metà dei posti da riempire, sono stati ammessi agli orali. È quanto accaduto nell’ambito del concorso della scuola in Puglia, dove appunto si registrano più bocciature che promozioni soprattutto per le classi dell’infanzia e della primaria. A riportare i dati dei prof promossi e bocciati, ora che le prove sono terminate dopo un anno di lavoro, è il quotidiano Repubblica. Il concorsone voluto dalla “Buona scuola” del governo Renzi è partito nel marzo del 2016 per volontà dell’allora ministra dell’Istruzione Stefania Giannini con l’obiettivo di stabilizzare tanti precari.

I risultati del concorsone in Puglia – I primi risultati arrivati la scorsa estate sono stati quelli di filosofia e scienze umane: 50 docenti si sono presentati allo scritto e solo in 10 hanno potuto sostenere l’orale. E ancora: in 3443 avevano sostenuto il test scritto per una cattedra nella scuola dell'infanzia, a fronte di 638 posti a disposizione. Meno di un terzo ha avuto accesso allo scritto: sono solo 1007 i futuri insegnanti che aspettano la graduatoria per titoli dopo la prova orale. Va ancora peggio alla primaria, dove gli 870 vincitori di concorso (su 3419 candidati) sono meno delle cattedre disponibili (979).

Commissioni si difendono dalle accuse di eccessiva severità – “È andata meglio ai colleghi di spagnolo – ha commentato al quotidiano Giuseppe Silipo, il dirigente dell'Ufficio scolastico che tiene le fila del concorsone – in ventuno sono stati promossi, tanti quanti erano i posti, e li abbiamo già assunti”. Intanto le commissioni si difendono dalle accuse di troppa severità: “Sull'infanzia e sulla primaria, dove bastava come titolo in vecchio diploma magistrale e non serviva l'abilitazione, il livello era basso e tra i candidati c'era gente che si era da anni allontanata dal mondo della scuola e abbiamo trovato perfino compiti in bianco o candidati cinquantenni che avevano difficoltà a svolgere la prova al pc”.

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