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Concorso scuola primaria, bocciati 7 candidati su 10 “per gravi incompetenze linguistiche”

Il 71% dei candidati che ha sostenuto le prove scritte per diventare insegnante di scuola primaria non è stato ammesso all’orale. Secondo alcuni commissari d’esame, le ragioni di questa ecatombe sono da rintracciare nelle “gravi incompetenze linguistiche di base” degli aspiranti insegnanti.
A cura di Redazione Cultura
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Il 71% dei candidati che ha sostenuto le prove scritte per diventare maestro di scuola primaria non è stato ammesso all’orale. Secondo alcuni commissari d’esame, le ragioni di questa ecatombe sono da rintracciare nelle gravi incompetenze linguistiche di base degli aspiranti insegnanti alle elementari. I quali, a loro volta, accusano i test scritti a cui sono stati sottoposti, denunciando la difficoltà eccessiva delle prove. In particolare, sotto accusa, secondo i candidati al concorso per posti comuni nella scuola primaria, sarebbero i quesiti in lingua e il tempo estremamente ridotto per consegnare la prova, appena due ore e mezzo.

1 cattedra su 5 scoperta, in Lombardia record negativo

In ogni caso, su 37.838 candidati che hanno affrontato la prova scritta, solo 11.102 (il 29,2%) sono stati ammessi all’orale. Ciò che emerge come un dato incontrovertibile, a questo punto, è che per le gravi lacune linguistiche dei candidati o meno non ammessi alla prova orale, gran parte dei posti disponibili come insegnante di scuola primaria resterà scoperta. Ciò creerà un numero di posti scoperti nella scuola primaria pari circa al 20% (1 su 5). Il primato negativo, tra le regioni italiane con più posti scoperti, spetta alla Lombardia, dove resterà senza vincitori il 51% dei posti, cioè la metà del totale.

Per la prima volta posti vacanti per inadeguatezza dei candidati

Non è la prima volta che accade, certamente, ma sarà la prima volta che questo vuoto si creerà non per mancanza di candidati in assoluto, ma per insufficienza di candidati ritenuti all’altezza del compito dalle commissioni giudicatrici. Ad ogni buon conto, in attesa di capire se effettivamente le incompetenze linguistiche dei candidati erano tali o se, effettivamente, qualcosa non andava nei test e nelle modalità di preselezione della prova scritta, presto dovrebbe partire dal Ministero dell'Istruzione un accertamento per individuare le cause effettive di ciò che ha determinato l'insuccesso del concorso, mettendo a rischio il futuro della scuola primaria nel nostro Paese.

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