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Concordia, la verità di Schettino: “Sono scomparse delle prove a mio favore”

Il quotidiano Il Golfo ha pubblicato un’intervista all’ex comandante della nave da crociera naufragata:”La verità verrà a galla e smaschererò i finti eroi. La gente mi vuole bene”.
A cura di Biagio Chiariello
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“È stato un incidente, un maledetto incidente. Per tanto tempo non ci ho dormito e ancora oggi è una ferita difficile da rimarginare. Ma non possono addossare tutte le colpe a me”. Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia, parla di sé in un'intervista esclusiva concessa al quotidiano Il Golfo. Nella chiacchierata con Mauro Iovino e Francesco Emilio Borrelli, Schettino ritorna innanzitutto sul tragico episodio che lo ha reso personaggio pubblico, ma anche su alcune delle polemiche dell'ultimo periodo. Ad esempio sul caso della “lezione” tenuta alla Sapienza: “Sono indignato in merito alla condotta del Magnifico Rettore dell’Università La Sapienza di Roma,  Luigi Frati”, dice Schettino. “Il Rettore – ribadisce – si indigna per la mia presenza che per ora non ho ancora nessuna condanna mentre ha ospitato il dittatore sanguinario libico Muammar Gheddafi”. Parla anche del libro che ha in cantiere (“è quasi pronto – spiega – ho deciso di scrivere il libro verità, prima guardavo la vita dalle navi, guardavo fuori di me l’orizzonte, adesso guardo soprattutto me stesso da dentro”), oltre che del suo endorsement al candidato Pd al Comune di Meta di Sorrento Giuseppe Tito. L'ex viceministro Bubbico, anch'egli impegnato a favore di Tito, affermò di non aver riconosciuto Schettino ad un'iniziativa pubblica per quelle elezioni. “Ho parlato a lungo con Bubbico – dice – e oramai mi riconoscono ovunque. Tito poi è un amico, e a quanto sembra l’essere stato abbinato al mio nome non l’ha danneggiato, visto che è stato eletto”.“

Ma è il naufragio della Costa Concordia il tema caldo dell’intervista. Schettino non ne vuole sapere di apparire come il capro espiatorio della questione. E dice nell'intervista a Il Golfo:  “Le faccio un esempio di come il caso Concordia abbia modificato  anche l’industria navale. Dal 1 gennaio 2014 sono cambiate le regole per costruire le navi proprio perché il nostro affondamento è stata la somma di tanti problemi e accidenti. Anche gli inchini non si fanno più, o meglio alcuni continuano a praticarli ma certo molto meno rispetto a prima”. E ancora, si chiede: “Perché nessuno parla dell’infermiera rumena che al processo ha testimoniato a mio favore rinunciando a 8mila euro? Ci sono testimonianze a mio favore che non vogliono ascoltare”. Ad ogni modo Schettino è tranquillo anche perché “la gente mi accoglie senza pregiudizi – evidenzia  – mi vuole bene e deve sapere come sono andate realmente le cose e io non farò il capro espiatorio per difendere un sistema economico. Addirittura persone che non conoscevo mi hanno invitato a casa loro per un caffè e addirittura a cena”.

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