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Con la “scusa” dell’elemosina davanti alla chiesa estorce 60mila euro a un pensionato

Finisce in manette a Torino per estorsione un romeno di 35 anni che, secondo gli investigatori, sarebbe un “professionista dell’elemosina”. Aveva chiesto un piccolo aiuto a un pensionato che poi però aveva iniziato a minacciare.
A cura di Susanna Picone
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In sei anni un uomo avrebbe minacciato un pensionato tanto da convincerlo a farsi consegnare oltre sessantamila euro. I carabinieri di Caselle lo hanno arrestato proprio mentre ritirava un pacchetto con 1700 euro, gli ultimi di una estorsione che sarebbe iniziata sul sagrato di una chiesa del Torinese dove il malvivente chiedeva l’elemosina. L’uomo fermato a Torino è I.G.C., romeno di trentacinque anni, accusato di aver truffato un sessantacinquenne di Borgaro che inizialmente aveva appunto avvicinato con la richiesta di un piccolo aiuto economico. A scoprire l'estorsione è stata una pattuglia dei carabinieri di Caselle, che ha arrestato il malvivente e ricostruito tutta la vicenda che sarebbe iniziata nel 2011. All’epoca il trentacinquenne avrebbe “agganciato” per la prima volta la sua vittima davanti a una chiesa.

Per gli inquirenti potrebbero esserci anche altre vittime – Le richieste di denaro si erano trasformate col tempo in minacce e con pesanti intimidazioni il romeno sarebbe riuscito a farsi consegnare, tra contanti e bonifici bancari, decine di migliaia di euro dall’anziano. “Ho sempre avuto paura di denunciare, non sapevo che fare”, è quanto avrebbe detto la vittima ai carabinieri. Dopo il fermo del romeno le indagini continuano anche con l'analisi dei tabulati telefonici: il sospetto è che il trentacinquenne possa aver estorto denaro anche ad altre persone agganciate davanti alle chiese del capoluogo piemontese.

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