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Comune Farindola querela Charlie Hebdo per la vignetta sulla valanga di Rigopiano

Depositata la denuncia querela del sindaco di Farindola nei confronti “di ignoti autori della vignetta e dei direttori responsabili della testata” del periodico francese in riferimento alla rappresentazione della tragedia del Rigopiano: si vedeva la morte in sci con due falci al posto delle racchette.
A cura di Susanna Picone
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Come era accaduto diversi mesi fa per la vignetta arrivata dopo il terremoto che ha devastato il Centro-Italia, anche l’ultimo disegno apparso sul settimanale francese Charlie Hebdo riguardo i tragici fatti dell’Hotel Rigopiano aveva fatto arrabbiare molte persone. E ora è stata depositata presso la procura del tribunale di Rieti la denuncia-querela del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, nei confronti “di ignoti autori della vignetta e dei direttori responsabili della testata” del periodico satirico francese. Il riferimento va appunto alla rappresentazione della tragedia dell'hotel Rigopiano, dove una valanga lo scorso gennaio ha sepolto decine di persone. Nella vignetta di Charlie Hebdo si vedeva la morte arrivare in sci con due falci al posto delle racchette, sullo sfondo rosso c’erano alberi e case che volavano e il testo recitava “Italia: la neve è arrivata. Non ce ne sarà per tutti”. La vignetta di Charlie Hebdo, firmata Juin, ha subito scatenato un mare di reazioni indignate sui social network e non solo.

La satira di Charlie Hebdo dopo il terremoto di Amatrice – La decisione di querelare il giornale francese dopo la vignetta di Rigopiano è stata presa in linea con quella presa già dopo la tragedia di Amatrice, devastata dal terremoto di agosto 2016. Anche in quel caso la satira sul terremoto italiano valse al settimanale parigino la denuncia del sindaco Sergio Pirozzi. Per il caso Rigopiano si è quindi deciso di procedere alla querela nelle stesse modalità del sindaco di Amatrice, “per intraprendere un percorso che vede unite le due comunità in un momento di difficoltà, cordoglio e speranza”. Nel caso di Amatrice, il disegno si intitolava “sisma all’italiana” e raffigurava le vittime come piatti di pasta. Le critiche erano state tali che addirittura la Francia aveva espresso una posizione ufficiale prendendo le distanze da quanto pubblicato da Charlie Hebdo.

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