Commissione Ue ancora contro Renzi: “Non ci chieda altro sulla flessibilità”

Non si placano le polemiche e le accuse a distanza tra la Commissione Europea e il governo italiano sulle politiche economiche del nostro Paese. Dopo i botta e risposta dei giorni scorsi e le accuse dirette di Renzi che ha affermato che Bruxelles "ha sbagliato strada" con l'austerity rasentando "l'accanimento terapeutico", a rispondere al nostro Premier ci hanno pensato gli uomini che lavorano a stretto contatto con il Presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker. "La politica degli investimenti, della crescita e delle riforme è la nostra priorità sin da inizio mandato" hanno chiarito infatti i collaboratori dell'ex premier lussemburghese secondo quanto racconta Repubblica. "La Commissione ha puntato tutto su crescita, investimenti e flessibilità, della quale l'Italia è stato il Paese che ne ha beneficiato più di tutti" hanno aggiunto dall'Ue, sottolineando che per questo non ci sarà alcun cambio di passo nel breve periodo e nessuna concessione di nuova flessibilità all'Italia.

Pronta è arrivata la contro replica del nostro Presidente del consiglio che continua a difendere la sua linea di politica economica. "Juncker non è d'accordo? Le politiche di flessibilità sono un dato di fatto oggettivo della Commissione europea, è stata questa commissione a rilanciare sulla flessibilità" ha dichiarato infatti il Premier questa mattina a Radio Anch'io, aggiungendo: "L'austerità non è solo risparmio ma è pensare che si possa fare a meno della crescita e degli investimenti e che l'unico modello è rigore e budget. Invece bisogna far ripartire la crescita".

"Se guardiamo i numeri mi dice quale governo c'è con il tasso di deficit più basso? La Francia è al 4%, la Spagna al 5. Siamo il governo con il deficit pubblico più basso degli ultimi 10 anni. La politica economica europea non ha funzionato e noi diciamo che bisogna cambiare. Non chiediamo di non rispettare le regole ma di affrontare i temi veri, come la crescita e l'occupazione" ha proseguito Renzi, concludendo: "Io ci sto comunque a discutere di flessibilità, l'abbiamo stabilità durante il nostro semestre, vale 16 miliari e se non ci fosse non avrei potuto fare una serie di misure che rilanciano la crescita e con la crescita scende il rapporto debito- pil".