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Come nascono i nomi dei prodotti Ikea

Da cosa prendono ispirazioni i nomi dei prodotti del brand Ikea?
A cura di D. F.
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Ikea è ormai uno dei marchi più conosciuti del mondo. Il colosso svedese dell'arredamento (e non solo) ha milioni di fan sfegatatai in tutto il pianeta ed ha aperto negozi a ogni latitudine, conquistando anno dopo anno fette di mercato e incrementando il fatturato a dismisura. Il brand, tuttavia, è diventato ormai molto di più di una "catena di negozi": si tratta di un vero e proprio status symbol, di un "caso" mondiale che fa registrare un successo sempre maggiore grazie soprattutto al design dei suoi prodotti, in molti casi decisamente fuori dagli schemi.

Per chi non lo sapesse nulla, nel successo di Ikea, viene lasciato al caso. Men che meno i nomi, che vengono attinti a piene mani nella cultura scandinava facendo segnare una piccola novità in un settore caratterizzato fino a qualche anno fa da "matricole" impossibili da memorizzare. Lo stesso nome di Ikea è l'acronimo di Ingvar Kamprad Elmtaryd (La fattoria in cui il CEO è cresciuto) Agunnaryd (Il villaggio più vicino alla sua fattoria). Ingvar Kamprad è il Ceo e fondatore del colosso svedese.

Ma come vengono decisi i nomi dei prodotti? E' più semplice di quanto si possa pensare. Per divani, tavolini e mobili in rattan si scelgono i nomi della Svezia; per letti, mobili di ingresso e armadi i nomi di luoghi norvegesi; Alla Danimarca sono dedicati i tappeti mentre l'arredamento bagno attinge a fiumi e laghi della Svezia. I giocattoli citano soprattutto uccelli e mammiferi mentre cuscini e coperte nomi di piante, fiori e pietre preziose. Non mancano tuttavia le eccezioni, ad esempio la renna a dondolo Ekorre (che significa scoiattolo) e la pentola Sensuell (sensuale).

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