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Elezioni, come fare per diventare presidente di seggio (e quanto si guadagna)

Come si diventa presidente di seggio, come fare per iscriversi all’albo e quanto si guadagna a ogni elezione.
A cura di Redazione
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Il prossimo 11 giugno in molti comuni italiani si svolgeranno le elezioni amministrative per il rinnovo di sindaci e giunte comunali. Ogni seggio elettorale per legge è composto da presidente, segretario e due o più scrutatori, figure che vengono retribuite per il lavoro svolto. Molte persone, soprattutto studenti e disoccupati, in occasione delle elezioni sono interessate a proporsi come scrutatori di seggio. Ma come funziona e quali requisiti deve avere un cittadino per poter fare il presidente di seggio?

I requisiti richiesti per svolgere il ruolo di presidente

Quella del presidente è la carica più importante dell'intero seggio elettorale. Per diventare presidente bisogna essere nominati mediante decreto del Presidente della Corte di Appello; in caso di nomina, non si potrà rifiutare l'incarico senza giustificato motivo, pena gravi sanzioni. Si possono iscrivere all'albo delle persone idonee all’ufficio di Presidente di seggio elettorale tutti i cittadini italiani con 18 anni compiuti in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria di secondo grado, iscritti alle liste elettorali del Comune di residenza e che non abbiano mai riportato alcuna condanna penale. Non possono ricoprire l’incarico di presidente i dipendenti ministeriali dei dicasteri degli Interni, Telecomunicazioni e dei Trasporti, gli appartenenti alle forze armate in servizio, i segretari comunali, i dipendenti degli uffici elettorali comunali, i medici provinciali, gli ufficiali sanitari e i medici condotti, i candidati alle elezioni e i rappresentanti di lista e tutti coloro i quali abbiano superato i 70 anni di età.

La domanda di iscrizione all’albo dei presidenti di seggio va fatta entro il mese di ottobre di ogni anno, per iscritto al Sindaco della città nelle cui liste elettorali si è iscritto. Per dare poi la propria disponibilità alla nomina, va fatta pervenire, alla Corte d'Appello di competenza, un modulo, senza marca da bollo, contenente tutti i dati personali e copia del documenti di identità entro il 31 ottobre antecedente l'elezione.

La Corte valuterà le varie richieste e inserirà i nominativi ritenuti idonei in una lista. Il nome rimarrà a vita in queste liste e verrà cancellato solo in caso di decadenza dei requisiti, mentre i Comuni sono tenuti ad aggiornare l'albo dei Presidenti di seggio di anno in anno. Una volta iscritti e ricevuta la convocazione i presidenti di seggio dovranno comunicare il segretario scelto all’ufficio del Comune. La scelta del segretario spetta esclusivamente al Presidente di seggio. Il segretario è retribuito come uno scrutatore.

Come detto, l'incarico può essere rifiutato solo in presenza di gravi motivazioni quali: problemi di salute gravi e certificati dalla Asl competente, lavori all’estero certificati dal datore di lavoro, astensione obbligatoria dal lavoro per maternità, oppure incompatibilità con i requisiti richiesti.

Come ricorda la Corte d’Appello di Napoli, “il presidente di seggio che senza giustificato motivo rifiuti di assumere l’incarico o non si trovi presente all'atto dell’insediamento del seggio incorrerà nella cancellazione dall'Albo, con provvedimento irrevocabile dell’Autorità Giudiziaria, quale persona inidonea all'ufficio di presidente di seggio, ed inoltre nelle possibili sanzioni previste dalla legge (multa da 309 a 516 Euro – art.108 T.U. anzidetto)”.

Quanto guadagna un Presidente di seggio

I compensi per i presidenti di seggio, come nel caso degli scrutatori, variano a seconda del tipo elezione.

Per i presidenti di seggio il compenso è di:
– euro 130 in caso di referendum;
– euro 120 in caso di elezioni per il Parlamento europeo;
– euro 150 per Comunali e Regionali.

Nel caso in cui si tengano più elezioni contemporaneamente nella stessa giornata, il compenso viene aumentato di euro 37 per i presidenti e di euro 25 per gli scrutatori, fino ad un massimo di 4 maggiorazioni, per "ogni scheda in più". Per i referendum l'aumento è di 33 euro per ogni scheda per i presidenti e 22 per gli scrutatori, sempre fino a un massimo di 4 maggiorazioni.

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