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Venezuela: elicottero lancia granate sulla sede della Corte Suprema. Maduro: “È terrorismo”

L’episodio giunge al termine dei mesi di profonda crisi politica ed istituzionale che sta attraverso il Paese. La denuncia del Maduro: “Questo è terrorismo”. Il poliziotto che ha bombardato l’edificio ha poi pubblicato un video in cui rivendica l’atto e chiede le dimissioni del presidente.
A cura di Biagio Chiariello
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Un elicottero della Polizia scientifica venezuelana ha attaccato il ministero degli Interni e il Tribunale Supremo di Giustizia di Caracas, sparando alcuni colpi di arma da fuoco e lanciando quattro granate contro le due sedi istituzionali della capitale del Venezuela, senza che vi siano stati feriti, in quello che è stato definito un "atto terrorista" che fa parte di una "offensiva insurrezionale della destra estremista", con l'appoggio di governo straniero, come denunciato dal presidente Nicolas Maduro.

Il responsabile dell’”attentato”, Oscar Pérez, adesso attivamente ricercato, ha poi diffuso un video sostenendo di aver voluto fare una denuncia contro il “governo criminale” di Caracas. Lo stesso pilota ha pubblicato un manifesto su Instagram nel quale chiede le dimissioni del presidente e chiama il popolo venezuelano a “unirsi con le forze armate contro il governo”. Il comunicato, letto a viso scoperto con quattro altri agenti armati in formazione e mascherati dietro di lui, è firmato da "una alleanza di funzionari militari, poliziotti e civili, alla ricerca di un equilibrio e contro questo governo transitorio e criminale" che sottolinea "non appartenere a nessuna tendenza politica o di partito: siamo nazionalisti, patrioti ed istituzionalisti" spiega Perez.

https://www.instagram.com/p/BV3BknQF2_X/?taken-by=oscarperezgv

Il gesto s’inserisce nella profonda crisi politica ed istituzionale che da molto tempo sta dividendo il Paese sudamericano. In una altra dichiarazione trasmessa a reti unificate, il ministro per la Comunicazione, Ernesto Villegas, ha spiegato la dinamica dell’attacco con l’elicottero mentre nel dicastero “era in corso una visita di 80 persone", aggiungendo che Oscar Perez è attivamente ricercato dalle forze di sicurezza, nonché sotto inchiesta per i suoi rapporti con la Cia e l’ambasciata americana a Caracas.

Subito dopo l’allarme provocato dall’elicottero, nel centro di Caracas è stato mobilitato un forte spiegamento militare: intorno a Palacio Miraflores, sede della presidenza, carri armati leggeri e posti di blocco militari impediscono il traffico.

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