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Codigoro, la sindaca Pd: “Alzo le tasse ai cittadini che ospitano migranti”

Da lunedì scattano i controlli di Ausl, polizia municipale e ufficio tecnico nelle case di chi accoglie rifugiati nel comune in provincia di Ferrara. La sindaca si difende: “Qui il numero i profughi è insostenibile”.
A cura di Biagio Chiariello
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Fotografia gentilmente concessa da Estense.com
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Stretta dei controlli sul rispetto delle condizioni igienico-sanitarie e abitabilità delle strutture che ospitano migranti, segnalazione alla guardia di finanza affinché vengano compiuti controlli fiscali in merito alla gestione degli immobili e soprattutto tasse più alte per chi ospita rifugiati. Non è il piano ‘anti-migranti’ di Matteo Salvini, ma il contenuto dell’avviso pubblico emanato dal sindaco Pd di Codigoro, Sabina Alice Zanardi, eletta nel marzo scorso nell’assemblea nazionale del Partito Democratico. L’annuncio delle nuove misure è stato postato nella pagina Facebook del Comune nel ferrarese dopo la discussione in consiglio comunale di lunedì scorso:

Si comunica che a partire dal lunedì 7 agosto 2017 il Comune di Codigoro provvederà ad inviare presso le abitazioni dei privati cittadini elencate come ospitanti profughi, personale di: Ausl, Polizia Municipale, Ufficio Tecnico del Comune, per effettuare tutte le verifiche in materia di abitabilità (compreso il rispetto delle normative igienico-sanitarie). In seconda sede verrà allertata anche la Guardia di Finanza per i controlli fiscali relativi alla gestione degli immobili della parte ospitante. Stiamo valutando anche la possibilità di diversificare le tassazioni per i soggetti ospitanti.

Una decisione che per molti è sorprendente quella di adottare la linea dura contro i migranti a Codigoro. Basti pensare che l’amministrazione è quella che aveva accolto quattro profughi di Gorino, dopo che gli abitanti era arrivati ad alzare le barricate in strada contro l’arrivo dei rifugiati. Ora però la Zanardi si dice “stufa”.

Il problema sarebbero i numeri. Codigoro ospitava 58 profughi, saliti a 75 a metà luglio. Altri 40 sono appena arrivati – alcuni ancora in arrivo – ospitati da una casa privata. In questa situazione il Comune non ha voce in capitolo, visto che gli accordi riguardano prefettura e i singoli cittadini che, appunto, mettono a disposizione abitazioni e strutture. Da qui la decisione di ‘sanzionare’ i privati. Ma la sindaca precisa: "Quella delle tasse più alte è una provocazione, anche perché non sono sicura di poterlo fare. Ma i controlli di Ausl, polizia municipale e ufficio tecnico del Comune li mando, questo è sicuro E ancora: "Verrà allertata la guardia di finanza per i controlli fiscali relativi alla gestione degli immobili della parte ospitante".

L'obiettivo è contenere il numero di profughi in un Comune di 12mila abitanti. “Non mi sono mai lamentata – spiega Zanardi – anche accogliendo 75 profughi abbiamo sforato la quota del 2,5 per mille abitanti prevista per legge. E sono stata zitta. Ma adesso siamo al 10 per mille. Se tutti i cittadini di Codigoro mettessero a disposizione le loro seconde case dove andremo a finire?"

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